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Oltre il 60 per cento delle famiglie dichiara di avere difficoltà economiche ad arrivare alla fine del mese e i loro consumi continuano a risentire dell’emergenza sanitaria. Questo è quanto emerge da un’indagine straordinaria sulle famiglie italiane condotta dalla Banca d’Italia.
La nuova pubblicazione dal titolo “Principali risultati della quarta edizione dell’indagine straordinaria sulle famiglie italiane” ha l’obiettivo di descrivere i risultati ottenuti dalla raccolta di informazioni sull’andamento delle condizioni economiche e sulle aspettative delle famiglie in Italia.
I nuclei familiari coinvolti sono stati 2.800 e le informazioni rilevate delineano uno scenario in cui permangono le difficoltà economiche ma migliora l’attesa di ripresa socioeconomica.
La pubblicazione rileva che oltre il 60 per cento dei nuclei familiari presenta difficoltà economiche non riuscendo ad arrivare alla fine del mese, soprattutto per quei nuclei il cui capofamiglia è un lavoratore autonomo. Poco meno del 40 per cento ha dichiarato che negli ultimi dodici mesi il reddito familiare non era sufficiente a ricoprire tutte le spese, ma nonostante ciò, cambiano le prospettive generali sulla ripresa socioeconomica. Pur rimanendo sempre negativo il saldo delle risposte è sicuramente più elevato rispetto a quello dei mesi estivi, dopo la prima ondata della pandemia.
Oltre l’80 per cento delle famiglie ha ridotto le spese per servizi di alberghi, bar e ristoranti e ha effettuato con meno frequenza acquisti in negozi di abbigliamento rispetto al periodo precedente alle misure restrittive anti-contagio. La riduzione dei consumi dipende dalle minori disponibilità economiche per le famiglie con difficoltà, mentre, per le famiglie più agiate dipende soprattutto dalla paura del contagio e dalle misure di contenimento.
Diminuiscono i consumi ma aumentano i risparmi, infatti, una quota significativa di famiglie ha risparmiato nell’ultimo anno. Circa il 40 per cento afferma di aver speso di meno riuscendo ad accumulare un po’ di risparmio, ma diventa importante precisare che l’aumento di esso prevale solo tra i nuclei che arrivano facilmente o abbastanza facilmente alla fine del mese.