25 maggio 2021

Istat: andamento dell’economia agricola

Dai dati pubblicati dall’Istat, emerge che il settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, dopo il calo del 2019 (-1,6% il valore aggiunto in volume), con lo scoppio della pandemia Covid-19, ha registrato una netta diminuzione. Nel dettaglio, la produzione registra un calo in volume del 3,2% ed il valore aggiunto del 6%.

Nel dettaglio, la produzione agricola di beni e servizi, è calata lievemente (-1,4 % in volume e -0,5% in valore), al contrario, gli effetti della pandemia hanno influito sulle attività secondarie dell’agricoltura, che registrano una flessione pari al -20,3% in volume. Per quanto concerne la silvicoltura, si evince un leggero aumento della produzione (+0,4%) e del valore aggiunto (+0,7%), al contrario, il comparto della pesca riporta un ridimensionamento, inerente sia alla produzione (-8,8%) che al valore aggiunto (-5,3%).
Il valore aggiunto dell’industria alimentare, delle bevande e del tabacco, è aumentato del 1,8% a prezzi correnti, ma al contempo, è diminuito della stessa entità in volume (-1,8%).

Il complesso del comparto agroalimentare (agricoltura, silvicoltura, pesca ed industria alimentare), ha presentato, per la prima volta dal 2016, una diminuzione del valore aggiunto (-1,2% a prezzi correnti e -4% in volume). In tale comparto si è registrato il 4,3% del valore aggiunto dell’intera economia, pari al 4,1% nel 2019. In merito, il settore primario ha contribuito per il 2,2%, al pari del 2019, mentre l’industria alimentare per il 2,1% (1,9% nel 2019). In conclusione, al cospetto dei risultati negativi, il settore agroalimentare nel 2020 ha potenziato il proprio ruolo all’interno del quadro economico nazionale.
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