11 maggio 2021

Liquidità: arriva l’appello congiunto di 17 rappresentanze alle istituzioni

La crisi sanitaria continua a incidere negativamente sulle attività, per tale motivo, il bisogno di liquidità persiste. Le rappresentanze di impresa lanciano congiuntamente un appello alle istituzioni per sottolineare l’importanza di misure semplici, effettive e immediatamente operative.

Le rappresentanze di impresa, protagoniste dell’appello, sono in totale diciassette: Associazione Bancaria Italiana, Alleanza delle Cooperative Italiane, Casartigiani, Cia-Agricoltori Italiani, Claai-Confederazione Libere Associazioni Artigiane Italiane, Cna-Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confedilizia, Confesercenti, Confetra, Confimi Industria, Confindustria, Copagri.

Nell’istanza in questione viene unitamente sottolineato il valore della presenza, nel Decreto Sostegni-bis, di misure che siano di semplice applicazione, effettivamente efficaci e operative nell’immediato, evitando in tal modo l’emanazione di una secondaria regolamentazione per la piena operatività.

In riferimento alla liquidità, le diciassette rappresentanze ritengono necessaria una proroga delle moratorie senza soluzione di continuità con le moratorie in essere e, inoltre, devono possedere automatica applicazione, in modo da evitare complicazioni burocratiche. In tal proposito, è importante ricordare che, il termine moratoria indica la sospensione della scadenza delle obbligazioni nel caso sopraggiungano eventi eccezionali.

Particolare attenzione è rivolta ai finanziamenti garantiti, in quanto, si ritiene inevitabile la proroga delle misure del Decreto Liquidità (Decreto-legge 8 aprile 2020 n. 23) contemporaneamente alla proroga del Temporary Framework.

Le successive richieste presenti nel documento fanno riferimento ad altri particolari interventi, nel dettaglio:

  • prolungamento ad almeno dieci anni della durata dei finanziamenti garantiti, mantenendo invariato il grado di copertura della garanzia pubblica;
  • necessità di interventi più incisivi per i settori maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria;
  • nessuna modifica fino al 31 dicembre 2021 alle modalità di accesso al Fondo di garanzia PMI e alle Garanzie ISMEA;
  • favorire le operazioni di rinegoziazione del debito attraverso strumenti di garanzia idonei.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy