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Attraverso l’analisi dei dati sui sequestri provenienti da Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizie Locali, il MiSE ha redatto con il contributo di Invitalia il Rapporto IPERICO 2021. Il presente rapporto quantifica e analizza gli esiti dell’attività di contrasto alla contraffazione in Italia, in termini di numero di sequestri, quantità e categoria merceologica dei prodotti sequestrati, stima del valore medio degli articoli contraffatti sequestrati e distribuzione sul territorio nazionale.
IPERICO, ovvero Intellectual Property - Elaborated Report of the Investigation on Counterfeiting, è la banca dati gestita dalla Direzione Generale Tutela della Proprietà Industriale – UIBM del Ministero per lo Sviluppo Economico che raccoglie, armonizza e aggrega i dati sui sequestri in Italia per contraffazione, e anche per violazioni della normativa in materia di Tutela del Made in Italy e Sicurezza Prodotti, effettuati a partire dal 2008 dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e dalla Guardia di Finanza. Nel database, in aggiunta, vengono integrati i dati sui sequestri per Contraffazione e Pirateria effettuati dalla Polizia di Stato, dalla Polizia Locale e dall’Arma dei Carabinieri, tale integrazione risulta essere possibile per il tramite del Servizio Analisi Criminale del Ministero dell’Interno.
I dati integrati e componenti del rapporto evidenziano che i sequestri per contraffazione, tra il 2008 e il 2019, sono stati quasi 185 mila e per un valore complessivo stimato di oltre 5,8 miliardi di euro i pezzi sequestrati sono circa 570 milioni.
Nel periodo analizzato, i settori subenti maggiormente i danni causati dalla contraffazione sono quelli tradizionali di eccellenza del manifatturiero italiano, ovvero calzature, abbigliamento e accessori di abbigliamento, costituendo precisamente il 67,9% del totale dei sequestri nel 2019.
Emerge sulla base della distribuzione territoriale del numero di sequestri che la Lombardia con 3.765 sequestri risulta essere al primo posto, seguita da Lazio, Campania, Puglia e Toscana.
Questi sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto, il contributo specifico del sistema IPERICO risiede nell’armonizzazione dei dati provenienti da diverse fonti, consentendo di ottenere una visione di insieme omogenea e integrata dell’attività di contrasto sul territorio nazionale, congiuntamente alla possibilità di realizzare elaborazioni specifiche su particolari dimensioni territoriali, temporali e settoriali, con lo scopo di rendere possibile un continuativo processo di osservazione, monitoraggio, analisi quantitativa e qualitativa della contraffazione.