14 marzo 2024

Riforma dei Giochi: stop al cash e regole più rigide

Il D.lgs. approvato dal CdM in via definitiva prevede un aumento dei canoni per i concessionari, norme per mettere ordine al settore e combattere la ludopatia. In arrivo anche interventi su Gratta e Vinci e slot

Autore: Germano Longo
Il Consiglio dei Ministri dell’11 marzo ha approvato in via definitiva il Dlgs Giochi: il testo della bozza contiene 26 articoli e diverse modifiche rispetto al documento provvisorio, e si concentra per massima parte ad un profondo riordino del settore dei giochi online e dei giochi pubblici a distanza, con importanti novità che iniziano dallo stop al denaro contante e includono un aumento delle concessioni e norme definite “più strette, moderne e rigorose” nell’ottica della lotta al riciclaggio di denaro.

Secondo il viceministro al Mef Maurizio Leo, “Si interviene sui giochi mettendo ordine al settore: rimane fermo il canone di 7 milioni per i concessionari di giochi a distanza, mentre sono state inserite disposizioni per le gare del Lotto (con scadenza a novembre 2025) e del Gratta e vinci (settembre 2028). I decreti di attuazione della riforma fiscale presentati sono già dieci, dei quali otto approvati in via definitiva. Stiamo ridisegnando completamente l'architettura del fisco italiano, portando a termine una riforma che l'intera Nazione aspetta da mezzo secolo”.

In pratica, chi vorrà ricaricare più di 100 euro cash dovrà necessariamente utilizzare strumenti elettronici di pagamento, mentre chi intende operare in Italia sarà soggetto al pagamento di tre diversi canoni: quello ‘una tantum’, che passa da 250mila euro a 7 milioni di euro, un ‘canone annuale’ del 3% dei ricavi netti, ovvero del doppio rispetto al passato e una ‘fee annuale’ dello 0,2% dei ricavi netti per finanziare campagne informative su rischi e pericoli della ludopatia. Aumenta anche il rinnovo del “Lotto”, che a partire dal 2025 avrà una base d’asta di un miliardo, invece dei 700milioni previsti finora.

Per finire con la creazione di una “Consulta permanente dei giochi pubblici ammessi in Italia” a cui spetterà il compito di monitorare e verificare tutte le attività di gioco, lecite o meno, e la nascita anche di un albo apposito per la registrazione dei titolari di rivendite, di generi di monopolio autorizzati alla raccolta di giochi pubblici e dei soggetti che esercitano attività dei punti vendita ricariche titolari di autorizzazione, per i quali ai fini della trasparenza è previsto l’obbligo di affiggere all’esterno dell’esercizio, in posizione visibile, di una targa che permetta di individuare l’attività stessa.

Tra le misure per la tutela dei minori e la prevenzione del gioco illegale, oltre alla certificazione di ogni apparecchio, è prevista l’introduzione di misure per garantire la tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili e a prevenire i disturbi da gioco d’azzardo e di gioco minorile attraverso la diminuzione dei limiti di giocata e vincita, dell’obbligo di formazione di gestori ed esercenti, il rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione dal gioco con un registro nazionale al quale possono iscriversi i soggetti che chiedono volontariamente di essere esclusi da qualsiasi forma di gioco con vincita in denaro.

Tra le altre novità approvate nel CdM spazio alla riforma sull’assistenza agli anziani, con un assegno di assistenza da 850 euro al mese che andrà a sommarsi all’indennità di accompagnamento da 531,76 euro, e un Dlgs di attuazione della delega fiscale, sul riordino del sistema nazionale della riscossione. Sul punto, il viceministro Leo ha spiegato che “si tratta di un importante intervento su una materia complessa e delicata, che ha tre obiettivi: snellire l'attuale magazzino di debiti fiscali, attualmente a 1.200 miliardi; evitare che in futuro se ne crei un altro della medesima entità; rendere la riscossione più veloce ed efficiente, in linea con i principali Paesi europei. Il governo continuerà a lottare contro i furbetti, mentre c'è tutta la volontà di aiutare chi vuole pagare ma è impossibilitato a saldare per intero il proprio debito con il fisco. Per questo aiuteremo i contribuenti aumentando la rateizzazione massima, che passerà gradualmente da 72 a 120 rate”.
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