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A partire da oggi, martedì 25 marzo, lo strumento Simest “Potenziamento mercati africani” viene esteso anche alle imprese italiane, anche non esportatrici, che intendono investire in Africa.
Ma non solo, è stato ampliato lo strumento “Transizione digitale o ecologica” a supporto delle imprese energivore.
Ma andiamo con ordine.
I finanziamenti agevolati SIMEST sono dedicati al rafforzamento della competitività internazionale delle imprese italiane, supportando:
Si tratta di un’ampia gamma di strumenti a disposizione delle imprese italiane per ogni esigenza:
Inoltre, è possibile accedere ad una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%:
L’accesso con condizioni vantaggiose è riservato a:
In particolare è prevista una riserva dedicata di 200 milioni di euro per le imprese con interessi strategici:
Come premesso, a partire da oggi, l’accesso allo strumento “Potenziamento mercati africani” dedicato alle imprese esportatrici che esportano e/o importano, anche materie prime strategiche, o sono presenti in Africa, viene esteso anche alle imprese italiane, anche non esportatrici, che intendono investire in Africa.
Con una riserva dedicata di 200 milioni e una quota fondi del 10% dedicati alle imprese giovanili e femminili e PMI e start up innovative, lo strumento si amplia con nuove spese legate al rafforzamento della solidità patrimoniale e alla formazione del personale.
Inoltre, gli strumenti dell’offerta – “Inserimento mercati”, “Certificazioni e consulenze”, “Fiere ed eventi”, “E – commerce”, “Temproary Manager” – con focus Africa consentono di realizzare investimenti in formazione del personale locale e per il rafforzamento patrimoniale.
Tutte le imprese che aderiscono a questa misura potranno beneficiare, tra l’latro, di un confezionamento a fondo perduto fino al 10%, elevato al 20% per le imprese del Mezzogiorno e dell’esenzione della prestazione delle garanzie.