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Al momento, 13 Regioni sono in zona bianca, il che rappresenta un allentamento delle misure restrittive, persiste, tuttavia, l’obbligo di indossare la mascherina e rispettare il distanziamento sociale. Nei prossimi giorni tale provvedimento dovrebbe essere esteso in tutta Italia. A tal proposito, analizzando i dati resi noti da Coldiretti, dall’Unione europea e dal governo, di seguito un’analisi dell’impatto della zona bianca sul fatturato, il Pil e l’occupazione.
Per quanto concerne il fatturato, considerando che alcune Regioni versano ancora in zona gialla, Coldiretti prevede che il settore della ristorazione, tra i più colpiti dall’inizio della pandemia, registrerà una crescita del fatturato pari al 20%. Si rende noto che in zona bianca, nella quale non vige la misura del coprifuoco, sono 250 .000 le attività tra bar, ristoranti e agriturismi che sono tornati a lavorare a pieno ritmo. L’impatto dell’estensione della zona bianca, riguarda non solo il fatturato delle attività, ma anche il settore agroalimentare, il quale dallo scoppio della pandemia, sottolinea di non aver venduto 1 milione di kg di vino e cibi. Tra l’altro, dal 21 giugno, data in cui tutta l’Italia dovrebbe diventare zona bianca, gli agriturismi situati in zone periferiche e quindi limitati dallo stop alla circolazione, potrebbero trarre dei benefici.
In riferimento all’occupazione, dall’indagine condotta dall’Unione europea e dalle cooperative, considerando i dati forniti dall’Istat e dall’Assoeventi di Milano, si stima un aumento della forza lavoro di oltre 1 milione di unità. Tale scenario dipende dalla ripartenza del settore della ristorazione, del wedding, delle palestre e degli spettacoli dal vivo.
Infine, il Ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, riferendosi al Pil nazionale, evidenzia una crescita verso il 5%, superiore alle previsioni di aprile che si assestavano al 4,5%. Nello scorso anno, il Pil nazionale, ha subito una contrazione, storica, dell’8,9%, per cui l’introduzione della zona bianca potrebbe permettere una riduzione dei tempi di recupero.