Rimani aggiornato!
Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.
“L’importanza del Assurance nel reporting di sostenibilità” è il titolo di un documento pubblicato oggi dal Consiglio e dalla Fondazione nazionali dei commercialisti.
Il documento prende le mosse dall’approvazione, da parte del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione Europea, della proposta di direttiva sul rinvio dei termini (Stop-the clock Proposal) che si pone l’obiettivo di rinviare le date di applicazione di alcuni obblighi afferenti alla rendicontazione societaria di sostenibilità e al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità, nonché il termine di recepimento delle disposizioni in materia di dovere di diligenza.
Il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea hanno approvato in procedura d'urgenza la proposta di direttiva sul rinvio dei termini (nota come "Stop-the-clock Proposal"). Questa direttiva, entrata in vigore il 17 aprile 2025 (Direttiva (UE) 2025/794), ha l'obiettivo di rinviare l'applicazione di alcuni obblighi legati alla rendicontazione di sostenibilità e al dovere di diligenza delle imprese, nonché il termine di recepimento di tali disposizioni.
Questa iniziativa nasce da diverse esigenze:
Nonostante il rinvio, il testo sottolinea l'importanza di continuare a fornire strumenti operativi ai professionisti del settore dell'assurance di sostenibilità. La revisione del bilancio di sostenibilità è cruciale per la fiducia di investitori e stakeholder. Tuttavia, emergono diverse criticità:
L'assurance di sostenibilità si basa su standard internazionali (come ISAE 3000) e si sviluppa attraverso la valutazione del perimetro di rendicontazione, l'analisi dei rischi, la verifica della coerenza delle politiche dichiarate, la raccolta di evidenze documentali e la formulazione di un giudizio professionale.
Il Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia), adottato a gennaio 2025, rafforza l'obbligo etico e professionale del revisore di esprimere un giudizio fondato e indipendente, sottolineando la sua responsabilità pubblica verso gli stakeholder.
In conclusione, anche per le imprese non soggette all'obbligo normativo di assurance, l'assurance volontaria sulle informazioni di sostenibilità può assumere un carattere strategico per diversi motivi:
Alla luce del mutato contesto normativo di riferimento, nel documento si sottolinea l’opportunità di continuare comunque a fornire strumenti operativi concreti ai professionisti nel settore dell’assurance di sostenibilità, in ragione dell’evoluzione del framework normativo eurounitario e nazionale che richiede nuove competenze e un aggiornamento costante.
Per i commercialisti “i professionisti devono poter contare su linee guida, checklist, modelli di lavoro e interpretazioni tecniche per garantire coerenza, qualità e comparabilità nelle attività di assurance. Al di là della decisione che verrà assunta dal legislatore europeo in tema di assurance (limited o reasonable), per le imprese europee che non saranno soggette all’obbligo, l’assurance volontaria sulle informazioni di sostenibilità può assumere un carattere strategico anche in assenza di un obbligo normativo e ciò sulla base di considerazioni che si riferiscono a una serie di aspetti quali il merito creditizio e l’accountability verso gli stakeholder”.
È importante “prepararsi alle sfide future: un’impresa che sia in grado di sfruttare al meglio i trend di sostenibilità è più probabile che si possa trovare in una posizione di maggior vantaggio competitivo, in un miglior posizionamento di mercato e, quindi, possa essere valutata con una probabilità di default più bassa”.