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Con l’arrivo del 2018 riparte l’invio delle dichiarazioni d’intento da parte degli esportatori abituali che vogliono effettuare acquisti in sospensione d’imposta nel corso dell’anno.
Come noto gli esportatori abituali che intendono acquistare o importare senza applicazione dell’IVA debbono trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione d’intento. La dichiarazione, unitamente alla ricevuta di presentazione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate, va poi consegnata al fornitore o prestatore, oppure in dogana (Dlgs 175/2014).
La dichiarazione è presentata all’Agenzia delle Entrate in via telematica, direttamente, da parte dei soggetti abilitati a Entratel o Fisconline, o tramite i soggetti incaricati (commi 2-bis e 3 dell’articolo 3 del Dpr 322/1998).
Il fornitore o prestatore deve accertarsi di ricevere la dichiarazione, unitamente alla ricevuta di presentazione, di cui deve riscontrare l’avvenuto rilascio. La fattura in regime di non imponibilità, infatti, può essere emessa solo dopo avere verificato l’avvenuta presentazione della comunicazione dell’Agenzia delle Entrate.
Tra gli obblighi dichiarativi dei fornitori figura quello di riepilogare, nella dichiarazione Iva annuale, i dati delle operazioni effettuate senza applicazione dell’Iva contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute dai singoli esportatori abituali (quadro VI). La dichiarazione può riguardare un’operazione singola per un importo massimo predeterminato o più operazioni tra le stesse parti, fino a concorrenza di un importo predeterminato.
L’esportatore abituale che utilizza il plafond fisso deve trasmettere una nuova dichiarazione se intende acquistare da un fornitore per un importo superiore a quello preventivamente indicato nella dichiarazione d’intento. In tale ipotesi deve produrre una nuova dichiarazione indicando l’ammontare ulteriore fino a concorrenza del quale intende continuare ad effettuare acquisti senza Iva. Ovviamente, in corso d’anno, è ammessa anche la possibilità di presentare dichiarazioni d’intento ad ulteriori fornitori.
Per quanto concerne la possibilità di emettere dichiarazioni d’intento nei confronti di più fornitori per un importo complessivo superiore al plafond disponibile:
Per verificare la correttezza delle ricevute delle lettere d’intento il fornitore deve seguire i seguenti passi: