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All’indomani del Telefisco 2018 è più chiaro quali sono le spese che i contribuenti possono considerare in detrazione per la realizzazione del giardino della propria abitazione. Inizialmente non era chiaro se i predetti interventi dovessero o meno essere caratterizzati dalla straordinarietà al fine di fruire del beneficio della detrazione.
L’Agenzia delle Entrate ha fornito risposta positiva restringendo considerevolmente l’ambito applicativo della disposizione. Dalle prime indicazioni si desumono quali siano le spese ordinarie e quindi non detraibili.
Lo spunto viene fornito allorquando l’Agenzia delle Entrate ha ritenuto non detraibile la spesa relativa al mero acquisto di piante. Invece deve trattarsi di interventi straordinari di sistemazione a verde con la fornitura e messa a dimora di piante ed arbusti di qualsiasi genere o tipo. In pratica è agevolabile l’intervento di sistemazione a verde nel suo complesso comprensivo, tra l’altro, dell’acquisto di piante.
La manutenzione settimanale del giardino - Dalle precedenti indicazione è evidente come non possa essere considerata in detrazione la spesa sostenuta periodicamente dal condominio, per la manutenzione del giardino. Si tratta, ad esempio, del pagamento effettuato mensilmente in favore del giardiniere o di una ditta per l’irrigazione, la potatura e la pulizia del giardino.
Opere di potatura - In linea di principio anche la prestazione avente ad oggetto la potatura ha natura ordinaria. Si tratta di un’attività svolta periodicamente, anche se non quotidianamente. Non presenta né il carattere dell’eccezionalità e soprattutto non si ricollega ad un intervento di sistemazione a verde dell’area nel suo complesso. Pertanto, neppure in questo caso sarà possibile fruire della detrazione nella misura del 36 per cento.
Opere di potatura di tipo straordinario - Non è possibile escludere contemporaneamente che in alcuni casi le opere di potatura del giardino assumano carattere straordinario e per tale ragione siano detraibili secondo le misure previste dalla legge.
In particolare, deve essere verificato se l’attività è limitata alla mera potatura, ovvero se la prestazione resa della ditta sia parte di un intervento radicale più complesso. Si consideri ad esempio un’area dismessa ed incolta che in passato era utilizzata quale giardino, ma che allo stato attuale, in considerazione del degrado, è praticamente inutilizzabile. In tale ipotesi il proprietario potrebbe decidere di realizzare un intervento straordinario di totale rifacimento del giardino che allo stato attuale è pressoché inesistente. La prima attività consiste nella potatura, con il successivo acquisto di piante e l’intervento di una serie di opere più complesse al fine di realizzare il nuovo giardino. E’ evidente che, in questo caso, le opere di potatura non rappresentano una mera manutenzione ordinaria, viceversa si pongono in relazione diretta ad un intervento ben più complesso che ha riqualificato l’intera superficie restituendo l’area destinata a giardino al proprietario. E’ dunque evidente come la verifica della natura della spesa debba essere effettuata in punto di fatto caso per caso. Ai fini probatori assumerà rilevanza decisiva anche la descrizione dell’intervento rilasciata dalla ditta che ha svolte le attività di giardinaggio. Tale descrizione dovrà risultare con estrema puntualità dalla fattura rilasciata la quale potrà così evidenziare la natura straordinarie delle operazione poste in essere.