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Attraverso un comunicato, la Commissione Europea ha reso noto che il regime di aiuto italiano pari a 43,9 milioni di euro, volto a sostenere gli investimenti nelle regioni colpite dai terremoti del 2016 e del 2017, è in linea con le norme dell'Unione in materia di aiuti di Stato.
L'aiuto, contribuirà alla ripresa economica dell'Italia centrale senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico.
Si ricorda che, nel 2016 e nel 2017, nell'Italia centrale, si sono verificati quattro forti terremoti che hanno colpito approssimativamente 600.000 persone in un'area di circa 8 000 km².
È stato inoltre precisato che, l’aiuto in esame, assume la forma di un credito d'imposta per tutte le imprese che effettuano, a partire dalla data di approvazione del regime (6 aprile 2018), investimenti iniziali nella zona. Sono interessati tutti i 140 comuni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria inclusi nelle liste dei comuni colpiti dai terremoti del 2016 e del 2017.
Come specificato nel comunicato, il sostegno alle grandi imprese, si limiterà ad un aiuto per la costituzione di una nuova impresa, la diversificazione dell'attività di un'impresa o l'acquisizione degli attivi di un'impresa che ha chiuso.
Il regime, che ha una dotazione complessiva di 43,9 milioni di euro, coprirà il periodo 2018-2020.
Tale regime di aiuto italiano approvato, si pone l’obiettivo di integrare queste misure, per attenuare i danni economici e sociali subiti nelle zone colpite sotto forma di:
È stato anche precisato che, l’UE, sostiene già la ricostruzione delle zone colpite in Italia attraverso diverse misure connesse alla compensazione per i danni causati dai terremoti. In particolare: