5 gennaio 2018

Pronti 391 milioni per la ricerca di base

Autore: ANTONIO GIAMPAOLO

Stanziati 391 milioni per la ricerca di base. Un’attenzione specifica, di questi 391 milioni, è rivolta alla valorizzazione degli under 40 e del Sud.

E’ quanto emerge dal comunicato del Mef n. 214 del 27 dicembre 2017.

Lo stanziamento è previsto dal bando PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale) 2017 che è stato inviato alla Corte dei Conti per la sua registrazione ed è disponibile da oggi sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Lo scopo fondamentale è quello di favorire il rafforzamento delle basi scientifiche nazionali e rendere più efficace la partecipazione alle iniziative relative ai Programmi Quadro dell’Unione Europea.

Il bando PRIN finanzia progetti triennali che per la loro complessità e natura possono richiedere la collaborazione di più professori o ricercatori. A seconda della natura di tali progetti, il gruppo di ricerca può essere costituito da una sola unità operativa o da un’organica collaborazione fra più unità operative distribuite su più atenei o enti.
I principi guida del programma PRIN sono:

  • alto profilo scientifico del coordinatore nazionale e dei responsabili di unità operativa;
  • originalità, adeguata metodologia, impatto e fattibilità del progetto di ricerca;
  • finanziabilità dei progetti in ogni campo di ricerca;
  • adeguato sostegno finanziario garantito dal MIUR.

Sono previste tre distinte linee d’intervento:
  • linea principale, con una dotazione di 305 milioni di Euro. I responsabili delle singole unità di ricerca potranno essere professori universitari, ricercatori universitari e degli Enti pubblici di ricerca, tecnologi, dirigenti di ricerca e dirigenti tecnologi. È previsto, per assicurare la continuità della gestione scientifica dei progetti, che possano assumere il ruolo di coordinatori scientifici nazionali soltanto coloro che abbiano titolo a restare in servizio per un numero di anni non inferiore a quattro;
  • linea giovani, con una dotazione di 22 milioni di Euro. I responsabili delle singole unità di ricerca potranno essere docenti, ricercatori, tecnologi under 40, anche a tempo determinato;
  • linea Sud, con una dotazione di 64 milioni di Euro. È del tutto simile, per caratteristiche, alla linea principale, ma tutte le unità di ricerca dovranno essere ubicate in una delle Regioni in ritardo di sviluppo (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) o in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna).

Tali fondi vengono ripartiti tra le diverse aree scientifiche nella seguente ripartizione:
  • Scienze della vita, 140 milioni di Euro;
  • Fisica, Chimica, Ingegneria, 140 milioni di Euro;
  • Scienze umanistiche, 111 milioni di Euro.

Ciascun progetto, di durata triennale, può prevedere un costo massimo di euro 1.200.000 e un numero di unità di ricerca variabile tra 1 e 6. Il finanziamento è assegnato all’Ateneo/Ente sede di ogni unità di ricerca. Alle call potranno partecipare tutti gli aventi diritto indipendentemente dal fatto che abbiano partecipato o meno al PRIN precedente. La gestione dei progetti prevede:
  • massima flessibilità in fase di esecuzione: sono soggette ad approvazione preventiva da parte del MIUR le sole varianti scientifiche relative alla modifica degli obiettivi del progetto, ma non le varianti tecnico-economiche;
  • garanzia di portabilità in caso di trasferimento di sede dei responsabili di unità; valutazioni scientifiche intermedie, rese pubbliche dal MIUR;
  • relazioni scientifiche conclusive effettuate entro 90 giorni dalla conclusione del progetto.

La domanda va presentata dal PI (“principal investigator”) entro e non oltre le ore 15:00 del 29 marzo 2018, pena l’impossibilità di poter accedere alla procedura e la conseguente esclusione del progetto dal bando, esclusivamente attraverso procedure web-based. Sul sito http://prin.miur.it/ sono resi disponibili tutti gli allegati al presente bando e il fac-simile per la presentazione delle domande; la modulistica compilabile è resa disponibile a partire dalle ore 15:00 del 15 febbraio 2018.

La valutazione delle proposte viene prima affidata Comitati di Selezione (uno per ciascuno dei settori di ricerca ERC, per un totale di venticinque CdS). Poi la valutazione scientifica del progetto affidata a revisori esterni ai CdS.

La seconda fase di valutazione è affidata a revisori esterni anonimi (in numero di tre per ogni progetto), selezionati dall’albo REPRISE.
La dotazione finanziaria è pari 391 milioni di Euro. Responsabile del procedimento è l'Ing. Mauro Massulli, Dirigente nell’ambito della Direzione Generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca.

Ulteriori chiarimenti e informazioni possono essere richiesti agli Uffici ricerca di università ed enti, nonché alla Direzione Generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca.

 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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