29 aprile 2022

Alla faccia della semplificazione: in 5 anni 158 spese fiscali in più

Una su quattro ha effetti finanziari non quantificabili

Autore: Direttore Antonio Gigliotti
Nel 2016 le tax expenditures erano "solo" 444, ma nonostante una commissione ad hoc creata dall'allora Ministro dell'economia Pier Carlo Padoan il loro numero è continuato ad aumentare negli anni fino a toccare quota 602 nel biennio 2020 e 2021.

Come se non bastasse, il quantitativo totale di deduzioni, detrazioni, esclusioni, esenzioni, riduzioni, regimi speciali e crediti d'imposta i cui effetti finanziari risultano di trascurabile entità sono 29 mentre il 25% delle spese fiscali totali (quindi una su quattro) ha effetti finanziari non quantificabili.

A farne le spese sono soprattutto professionisti e contribuenti che sono chiamati alle armi per fronteggiare un numero di adempimenti fiscali sempre crescente nonostante le reiterate premesse di semplificazione fatte dal legislatore almeno negli ultimi due decenni.

Infatti, proprio mentre l’ex ministro dell’economia Pier Carlo Padoan istituiva il Comitato per le spese fiscali, nell’Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2016-2018 si metteva per iscritto che era necessario valorizzare la “centralità del rapporto con il contribuente attraverso una maggiore trasparenza, una più incisiva semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti”.

Lo stesso concetto venne ribadito nell’Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2017-2019 in cui si sottolineava l’importanza di “ridurre l’onerosità degli adempimenti, attraverso un ampio ricorso alla digitalizzazione e alla parallela semplificazione delle procedure dei processi”.

Una raccomandazione che contraddice proprio quanto stabilito l’altro giorno dall’Amministrazione Finanziaria con il provvedimento attraverso cui si definiscono i termini di presentazione dall’autodichiarazione entro il 30 giugno 2022 mediante il “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza da Covid”.

E meno male che in tutti gli atti di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale più recenti si menziona che “saranno condotti interventi volti a migliorare i rapporti tra fisco e contribuenti”.

La volontà del legislatore sarebbe anche quella di farlo attraverso un migliore razionamento delle spese fiscali.

Nel testo della Legge Delega per la Riforma Fiscale viene infatti resa presente “la difficoltà di valutare gli effetti della […] riduzione delle aliquote, in assenza della concreta rideterminazione delle stesse”, che non consentirebbe di stimare gli effetti finanziari delle disposizioni previste dall’articolo 2 del testo in esame.

“Verosimilmente – si legge nel testo - si determinerà una perdita di gettito IRPEF che, pur non potendo essere stimata allo stato attuale, sarà concretamente valutata in relazione alle previsioni che saranno stabilite nei decreti attuativi e troverà copertura nell’ambito delle risorse previste dal presente provvedimento e in quelle che si renderanno disponibili nei decreti legislativi di attuazione, in particolare per effetto della razionalizzazione delle deduzioni e delle detrazioni dall’imposta”.

Indicazioni in linea con quanto previsto dal testo conclusivo dell’indagine conoscitiva sulla Riforma Fiscale e rispetto al quale si “ritiene indispensabile che il disegno di legge delega contenga le necessarie premesse per una azione volta al raggiungimento dei seguenti obiettivi: una riduzione della loro numerosità; ed una semplificazione del sistema”.

Non solo.

Per raggiungere tali obiettivi si rende necessaria “l’eliminazione di quelle spese fiscali il cui beneficio pro-capite medio (ovvero il numero di beneficiari) sia inferiore ad una soglia appositamente determinata; ed il passaggio (completo o parziale) del complesso delle agevolazioni sul lato delle uscite pubbliche, istituendo un meccanismo volontario di erogazione diretta del beneficio - a fronte del pagamento con strumenti tracciabili - con l’ausilio degli strumenti tecnologici a disposizione”.

Un ottimo progetto.

Peccato che i lavori della Legge Delega sulla Riforma Fiscale siano da parecchio tempo arenati nel pantano delle guerre intestine delle forze politiche che lottano all’ultimo sangue nell’arena delle tasse in Commissione Finanze.

Paragrafo 1

Spese fiscali 2016-2021
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