Il Fisco, eccezionale leva sociale

I problemi legati alla “denatalità”, oggi al centro del dibattito politico, aprono nuove prospettive per l’imminente Riforma Fiscale. Per voce del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti inizia a delinearsi la strategia mediante la quale si intende raggiungere gli obiettivi posti, ovvero continuare sul percorso di riduzione della pressione fiscale e razionalizzare le numerose agevolazioni fiscali vigenti.

“Non possiamo tassare i single come quelli con i figli”. Nelle intenzioni del Ministro vi è la proposta di azzerare le tasse per chi fa figli, un nuovo Superbonus, questa volta per la natalità. L’idea, ancora tutta da definire, dovrebbe prevedere l’eliminazione delle imposte per i nuclei familiari composti da almeno due figli, nuove detrazioni per favorire gli studi universitari, un taglio consistente del carico fiscale per invertire l’inverno demografico oggi in atto.

Una frase shock che dice molto di più di quanto vuole far apparire. Non è solo una questione di flussi migratori. Nelle sue dichiarazioni pubbliche Giorgetti delinea una possibile nuova strategia per l’attuazione della riforma, dove le esigenze di riduzione della pressione fiscale e la razionalizzazione delle tax expenditures potrebbero trovare una perfetta sintesi nella detassazione per le famiglie.

In questo senso l’annuncio del Ministro dell’Economia e Finanze anticipa, seppur di poco, il discorso di incardinamento della delega per la Riforma fiscale del correlatore On. Alberto Luigi Gusmeroli presso la VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati. Una relazione, tutta volta alla semplificazione del sistema fiscale (“Serve riformare, semplificare e sburocratizzare”), dalla quale è possibile apprezzare l’impegno a favorire politiche per la natalità, “recuperando il gap rispetto ad altri Paesi europei con sistemi di incentivo e/o detrazioni”. Così le politiche fiscali, con la riforma, potrebbero tornare al centro delle scelte economiche e sociali. Scelte difficili, ma necessarie.