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Buone notizie per i proprietari di auto potenti: il Superbollo, la tassa applicata sulle vetture di potente cilindrata, potrebbe essere eliminata e diventare un lontano ricordo.
Un superamento che sarebbe reso possibile grazie ad uno dei decreti attuativi previsti dalla delega fiscale. È quanto dichiarato da Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in occasione di un intervento all’Automotive Dealer Day a Verona.
Il Superbollo è una tassa aggiuntiva, introdotta dal 2011 per incentivare il possesso e la diffusione di automobili a basso impatto ambientale, che i proprietari di auto con una cilindrataparticolarmente potente devono pagare annualmente, in aggiunta al normale bollo auto. La tassa si applica alle automobili con potenza superiore a 158 kW cioè con più di 252 cavalli, quindi grandi Suv, auto sportive e la maggior parte delle berline di lusso.
La tassa deve essere pagata ogni anno e il versamento va effettuato entro la fine del mese successivo a quello di scadenza del bollo tramite il modello F24.
Per calcolare il Superbollo si deve moltiplicare il numero di Kw che superano la soglia dei 185kW per i 20 euro. La tassa, poi, si riduce in base all’anzianità del veicolo dalla data di costruzione, in particolare:
Dopo 20 anni dalla data di costruzione del veicolo la tassa viene azzerata, escludendo dal pagamento le auto ultraventennali.
Per procedere all’abolizione della tassa servono delle adeguate coperture e proprio per questo si starebbe valutando una strategia graduale. In una prima fase, come riportato dal ministro Salvini, si alzerà la soglia di potenza e poi si procederà a scaglioni verso l’eliminazione totale che potrebbe verificarsi prima dell’estate.
Nella delega fiscale, come detto in premessa, è già presente il tema legato al Superbollo, il governo lavorerà per quantificare costi e scaglioni per superare una tassa che porta più svantaggi che vantaggi, soprattutto alle casse dello Stato. Per quanto riguarda il modello d’agenzia, non si ritiene che si debba tagliare la connessione tra la rete e il cliente finale, per garantire sempre un contatto diretto; queste le parole di Matteo Salvini.