Agricoltura: nuove misure per l’auto-imprenditorialità giovanile e femminile

Dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) 23 febbraio 2023, pubblicato sulla GU Serie Generale n. 86 del 12 aprile 2024, arrivano misure in favore dell’auto-imprenditorialità per giovani e donne con un’età compresa tra i 18 e i 41 anni. In particolare, si tratta di mutui agevolati a tasso zero e contributi a fondo perduto.

Agevolazioni e progetti agevolabili – Sono concessi mutui agevolati a tasso zero, della durata massima di dieci anni (comprensiva del periodo di preammortamento) e di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile (per le iniziative nel settore della produzione agricola il mutuo ha una durata non superiore a quindici anni), nonché un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile.

Gli investimenti devono essere inferiori a 1.500.000 euro (IVA esclusa) e devono perseguire degli obiettivi specifici (indicati nell’articolo 3 del decreto in commento) tra i quali il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola (in particolare mediante la riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione); il miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali; la realizzazione e il miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura; la promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica.

Chi può richiederli – Le agevolazioni si applicano:

• alle micro, piccole e medie imprese di qualsiasi forma che subentrino nella conduzione di un’azienda agricola, esercitante esclusivamente l’attività agricola da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda.

Le imprese devono essere costituite da non più di sei mesi (dalla data di presentazione della domanda), esercitare esclusivamente l’attività agricola ed essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda o da una donna, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto e avere sede operativa nel territorio dello Stato;

• alle micro, piccole e medie imprese che presentino progetti per lo sviluppo e o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda di agevolazioni. In questi casi le imprese devono esercitare esclusivamente l’attività agricola, essere condotte e amministrate da giovani under 41 e donne e avere sede operativa in Italia.

Spese ammissibili – Tra le spese ammissibili vi sono quelle inerenti allo studio di fattibilità (compresa l’analisi di mercato), alle opere agronomiche e di miglioramento fondiario, alle opere edilizie per la costruzione e il miglioramento di beni immobili, agli oneri di rilascio per la concessione edilizia e, all’acquisto di macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica compresi impianti e allacciamenti. Le spese ammissibili sono indicate nell’articolo 5 del decreto in commento.

Le domande – Le domande di ammissione alle agevolazioni devono essere presentate a ISMEA che trasmetterà al Masaf e al MEF lo schema di istruzioni applicative volte a definire i criteri, le modalità di presentazione delle domande, le procedure di concessione e di liquidazione, nonché i limiti relativi agli interventi agevolativi in commento.

In assenza di osservazioni da parte dei Ministeri, nei trenta giorni successivi al ricevimento dello schema, ISMEA adotterà le istruzioni applicative e le pubblicherà sul proprio sito istituzionale.