Al via piano di controlli per le aziende nel settore agroalimentare

Disco verde per il piano operativo dei controlli nel settore agroalimentare per l’anno 2024. Con specifiche azioni di controllo per le filiere clandestine, l’immissione sul mercato del granchio blu, le importazioni sleali, per garantire una maggiore tutela da indicazioni ingannevoli su origine e denominazione. L’8 febbraio scorso, con l'obiettivo di rafforzare e garantire una maggiore trasparenza delle attività ispettive a tutela dei produttori, da pratiche sleali, e per assicurare ai cittadini elevati standard di qualità e salubrità degli alimenti portati in tavola, è arrivato il via libera dalla Cabina di Regia per i controlli agroalimentari, fortemente voluta dal ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Vademecum per i controlli per le aziende nel settore agroalimentare -Nel corso della riunione è arrivata anche l'approvazione del "vademecum per i controlli per le aziende nel settore agroalimentare". Un documento che indica le modalità delle azioni di monitoraggio della Cabina di Regia interforze. La struttura, già coinvolta nella campagna straordinaria di controllo sull'importazione del grano duro destinato all'alimentazione umana, è composta dall'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi (ICQRF), Comando dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare e per la Tutela Forestale e Parchi, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Ispezione -Le ispezioni, infatti, si concentreranno sulla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti e sull'indicazione dell'origine delle materie prime e dei prodotti finiti, in quanto elementi ad alto rischio di irregolarità in quasi tutti i settori. I controlli in particolare riguarderanno l'etichettatura; il contrasto delle pratiche commerciali cosiddette "sleali"; il contrasto degli illeciti frodativi nel campo delle erogazioni dei fondi Ue.

Settori interessati - Le filiere interessate sono quelle dei settori vitivinicolo, oleario, lattiero caseario, ortofrutta, cereali e derivati, settori ippico, carni, mangimistico, contrasto alle frodi al bilancio comunitario.

Infine, sarà dato ulteriore impulso al monitoraggio sul commercio elettronico, in considerazione dell'incremento che tale modalità di vendita sta registrando anche nell'agroalimentare.

Analisi del rischio e tipologie di controllo -Per l’anno 2024 i controlli riguarderanno i principali comparti dell’agroalimentare italiano, il settore ittico, il contrasto alle pratiche commerciali sleali e alle frodi al bilancio comunitario.

Essi saranno effettuati sulla base di una attenta analisi del rischio di commissione di frodi, sviluppata per ciascun settore produttivo, al fine di individuare le tipologie di controllo più adeguate al contrasto dei potenziali illeciti riscontrabili.

Sarà attribuita, inoltre, grande rilevanza ai controlli dedicati alla tutela del made in Italy, con particolare riguardo a quei prodotti cha più caratterizzano il sistema agroalimentare nazionale (i prodotti di maggior pregio, come quelli a DOP e IGP e quelli biologici).

Per quanto riguarda le tipologie di controllo, specifica attenzione da parte di tutti gli organi di controllo operanti sarà dedicata alla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti e all’indicazione dell’origine delle materie primi e dei prodotti finiti, in quanto elementi ad alto rischio di irregolarità in quasi tutti i settori.

Sarà data attuazione, inoltre, a specifici programmi mirati di controllo, effettuati con la partecipazione coordinata di tutti gli organi di controllo operanti nel comparto agroalimentare, al fine di contrastare fenomeni fraudolenti di particolare rilevanza o di nuova insorgenza. Inoltre, sarà dato ulteriore impulso ai controlli sul commercio elettronico, in considerazione dell’incremento che tale modalità di vendita sta registrando anche nell’agroalimentare.