4 settembre 2023

Ammodernamento macchine agricole

Contributi a fondo perduto fino all’80 per cento per giovani agricoltori

Autore: Cinzia De Stefanis
Una dote da 400 milioni di euro per l’ammodernamento del parco macchine agricole e per gli investimenti finalizzati all’efficientamento della produzione. Con la concessione di contributi a fondo perduto fino all’80% per i giovani agricoltori. Questo è quanto prevede il decreto direttoriale 8 agosto 2023 n. 413219 del Ministero dell’agricoltura (Masaf) il quale contiene il riparto in favore di regioni e province autonome (Puglia e Sicilia in testa) delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), Missione 2 componente 1, Investimento 2.3 «Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare»).

Per la piena operatività della misura, segnaliamo che dovranno essere emanati i bandi delle Regioni e delle Province Autonome. Quest’ultime, infatti, dotate ciascuna di un plafond di risorse finanziarie, dovranno adottare i propri bandi di adesione entro il 31 dicembre 2023, in modo che le singole imprese possano presentare le domande non oltre il 31 marzo 2024. Terminato l’iter di valutazione delle istanze ammissibili, le Regioni provvederanno a trasmettere gli esiti al Ministero dell’agricoltura e agli Organismi pagatori in modo che entro il 31 dicembre 2024 siano erogati almeno il 70% dei contributi assegnati.

Frantoi oleari- Ricordiamo che per l’ammodernamento dei frantoi oleari è stato emanato il decreto 2/2/2023 n. 53263 a cui sono destinati 100 mln sempre a valere sui predetti fondi del Pnrr, poi un successivo dm del 4/8/2023, ha allineato il precedente decreto alle nuove regole sugli aiuti di stato.

Soggetti beneficiari - I soggetti che potranno accedere all’agevolazione saranno le imprese agromeccaniche e le imprese agricole, nonché le cooperative e le associazioni di imprese agricole, che non superino la media dimensione in base ai parametri dettati dall’allegato I del Regolamento (Ue) 2022/2472. Per partecipare ai bandi di assegnazione le imprese dovranno:
  • essere regolarmente iscritte alla Camera di Commercio di competenza;
  • essere in possesso di Partita Iva;
  • avere un fascicolo aziendale confermato e aggiornato;
  • le micro, piccole medie imprese agricole e le loro cooperative e associazioni non devono essere imprese in difficoltà ai sensi della normativa europea sugli Aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà;
Imprese escluse -Sono escluse dagli incentivi:
  • le grandi imprese;
  • le imprese in difficoltà;
  • le imprese destinatarie di ordine di recupero.
Contributo in conto capitale -Il sostegno pubblico è concesso nella forma di contributo in conto capitale. L’aliquota di contributo applicabile, che sarà definita dalle Regioni e Province autonome, in conformità e nel rispetto dei massimali consentiti dalla normativa, non può superare:
  • il 65% dell’importo dei costi di investimento ammissibili;
  • l’80% dell’importo dei costi di investimento ammissibili nel caso di giovani agricoltori.
L’articolo 6 del decreto in commento stabilisce quanto segue:
  • la spesa massima ammissibile riferita agli investimenti in generale (articolo 7, 4 comma, del decreto in commento) va da 35.000 a 70.000 euro. Parliamo del supporto all’investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione; sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia e supporto all’investimento per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque.
Nello specifico per gli investimenti relativi al supporto all’investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione e supporto all’investimento per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque, le proposte progettuali potranno avere un importo compreso tra euro 35.000,00 e 70.000,00. Potranno essere comunque finanziate ed il contributo concedibile sarà calcolato sulla spesa ammissibile di euro 35.000,00.

Per gli investimenti legati alla sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnici le proposte progettuali di importo superiore a euro 70.000 potranno essere comunque finanziate ed il contributo concedibile sarà calcolato sulla spesa ammissibile di euro 70.000 (deve essere garantita l’assenza del doppio finanziamento).

Erogazione anticipazione -Sarà possibile l’erogazione di un’ anticipazione finanziaria pari fino al 30% della spesa ammissibile, sulla base di apposita richiesta del beneficiario al Soggetto attuatore corredata da idonea garanzia fideiussoria rilasciata da primari istituti bancari che rispondano ai requisiti di solvibilità previsti dalle leggi che ne disciplinano le rispettive attività o rilasciata dagli intermediari finanziari iscritti nell’albo di cui all’articolo 106 del Dlgs 1° settembre 1993, n. 385, o da primarie imprese assicurative, di cui all’elenco IVASS.
Spese ammissibili - I progetti ammissibili riguardano l’ammodernamento del parco macchine agricole, oltre agli investimenti nei sistemi di agricoltura di precisione per l’efficientamento della produzione agricola.

Sono considerati ammissibili, in conformità alle previsioni del PNRR, le seguenti spese, come meglio dettagliate nell’Allegato I, del decreto in commento:
  • supporto all’investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione;
  • sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia;
  • supporto all’investimento per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque.
Non sono ammissibili le seguenti spese:
  • acquisto di impianti, macchine e attrezzature usati;
  • fornitura di beni e servizi senza pagamento in denaro giustificato da fattura o documenti probanti equivalenti;
  • investimenti destinati alla mera sostituzione di impianti ed attrezzature già presenti in azienda, che non comportino un miglioramento tecnologico e un minore impatto ambientale;
  • opere di manutenzione di impianti ed attrezzature esistenti;
  • opere provvisionali non direttamente connesse all’esecuzione del progetto;
  • spese relative all’IVA salvo nei casi in cui non sia recuperabile ai sensi della normativa nazionale di settore. L’IVA che sia comunque recuperabile non può essere considerata ammissibile anche ove non venga effettivamente recuperata dal beneficiario finale;
  • qualsiasi tipologia di spesa non funzionale all’investimento proposto e/o non prevista dalle norme unionali, nazionali e regionali.
Cumulo del contributo con altre misure agevolative - Di notevole interesse, il chiarimento contenuto nell’articolo 9 del decreto in commento, in cui si conferma la possibilità dell’eventuale cumulo del contributo, con altri aiuti di stato o qualsiasi altra misura di sostegno finanziata , come già chiarito dalla Circolare del 31/12/2021 n. 33 della Ragioneria dello Stato a condizione che la somma dei vari aiuti non superi il valore del bene acquistato (parliamo de c.d. doppio finanziamento).
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