21 settembre 2023

Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali per le imprese agricole

Comunicazione in scadenza il 30 novembre

Le imprese agricole che nel 2022 hanno effettuato investimenti in beni strumentali materiali ed immateriali nuovi “Industria 4.0” di cui alle Tabelle A e B Legge 232/2016, per i quali è riconosciuto il credito di imposta previsto dalla legge 178/2020 (Legge finanziaria 2021), sono tenute ad inoltrare entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi del periodo di imposta in cui gli investimenti sono stati effettuati una apposita comunicazione al Ministero delle imprese e del Made in Italy nella quale vanno indicati, tra l’altro, la tipologia del bene oggetto dell’investimento e il costo agevolabile.

Per l’anno 2022 la comunicazione deve essere inviata entro il prossimo 30 novembre 2023.

Il modello approvato dal Decreto del Ministero delle imprese e del Made in Italy del 6 ottobre 2021 è reperibile sul sito www.mise.gov.it/it/transizione40 e va trasmesso, firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa, in formato elettronico tramite PEC all’indirizzo benistrumentali4.0@pec.mise.gov.it.

Nella comunicazione in scadenza il prossimo 30 novembre devono quindi essere indicati:
  • gli investimenti effettuati e interconnessi nel 2022;
  • gli investimenti prenotati entro il 31.12.2021 e poi completati entro il 31.12.2022;
  • gli investimenti effettuati nel 2022 con interconnessione intervenuta successivamente.
Sono esclusi dalla comunicazione gli investimenti prenotati entro il 31.12.2022 con il versamento di un acconto pari almeno al 20% e poi effettuati nel 2023.

Sono esclusi inoltre gli investimenti in beni generici cioè diversi dalle tabelle A e B.

Il mancato invio della comunicazione, come indicato anche nel sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, non comporta la perdita dell’agevolazione e non ha effetti sull’attività di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria. I dati, infatti, vengono richiesti al solo scopo il valutare la diffusione e l’efficacia dell’agevolazione.

Ricordiamo che il credito ha l'obiettivo di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

Possono accedere alle agevolazioni tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Il credito d'imposta per gli investimenti in altri beni strumentali materiali tradizionali è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni, ai soggetti aderenti al regime forfetario, alle imprese agricole ed alle imprese marittime Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale. Sono inoltre escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell'articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
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