11 marzo 2024

Imprenditori agricoli

Ape sociale 2024: requisiti e limiti reddituali

Autore: Cinzia De Stefanis
Confermata anche per l’anno in corso l’Ape Sociale. La Legge di Bilancio 2024 ha incrementato l’autorizzazione di spesa originariamente prevista nella finanziaria 2017, di 85 milioni di euro per il 2024, di 168 milioni di euro per il 2025, di 127 milioni di euro per il 2026, di 67 milioni di euro per il 2027 e di 24 milioni di euro per il 2028.

Ma andiamo con ordine e illustriamo le novità.

Requisito anagrafico e non cumulabilità – Il nuovo requisito anagrafico per accedere ad Ape sociale è di 63 anni e 5 mesi e, altra novità 2024, il beneficio non è più cumulabile con i redditi di lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui. Il mancato rispetto dei limiti reddituali (da comunicare all’Inps entro 5 giorni dal verificarsi dell’evento) determina la decadenza dal beneficio con il recupero delle somme percepite. Precisiamo che questo limite non è permanente: i redditi da lavoro autonomo o dipendente non sono cumulabili con il beneficio nel periodo tra la decorrenza dell’anticipo e il compimento dell’età pensionabile.

Da segnalare che negli anni precedenti, l’indennità era compatibile con la percezione dei redditi da lavoro dipendente o parasubordinato nel limite di 8.000 euro annui e dei redditi derivanti da attività di lavoro autonomo nel limite di 4.800 euro annui.

Soggetti a cui si applicano i nuovi requisiti - I nuovi requisiti sopra illustrati si applicano:
  • sia a quei soggetti che seppur in possesso dei requisiti richiesti anteriormente al 1° gennaio 2024 non hanno presentato domanda di verifica;
  • nonché ai soggetti decaduti dal beneficio che ripresentano domanda nell’anno 2024.
I soggetti già in possesso del provvedimento di certificazione, possono presentare domanda di accesso al beneficio anche successivamente al nuovo termine di scadenza della sperimentazione (31 dicembre 2024).

Durata dell’indennità - L’Ape Sociale è un’indennità avente una durata non superiore al periodo intercorrente tra la data di accesso al beneficio e il conseguimento dell’età anagrafica prevista per l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia e quindi fino all’età pensionabile, a oggi fissata a 67 anni.

Soggetti beneficiari - La misura è rivolta a tutti coloro i quali presentino determinati requisiti soggettivi, ovvero siano in disoccupazione (integralmente conclusa da almeno tre mesi) a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale. Possono essere destinatari di Ape Sociale anche i caregiver che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, oppure tutti coloro che hanno una riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74%. Per tutte queste categorie appena elencate, l’anzianità contributiva necessaria è di almeno 30 anni di contribuzione.

Ci sono poi delle categorie di lavoratori dipendenti, ovvero chi svolge attività lavorative per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo, per i quali è invece necessario essere in possesso di almeno 36 anni di contribuzione (per alcune categorie, tra cui edili e ceramisti bastano 32 anni).

Presentazione delle istanze - Le domande di certificazione potranno essere presentate entro il 31 marzo, 15 luglio e, non oltre il 30 novembre e saranno accolte se, all’esito del monitoraggio delle domande presentate entro i termini suindicati, residueranno le necessarie risorse finanziarie. Gli esiti delle richieste arriveranno, rispettivamente alle scadenze su indicate, entro il:
  • 30 giugno 2024;
  • 15 ottobre 2024;
  • 31 dicembre del 2024;
per le domande di verifica presentate entro il 30 novembre.
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