24 gennaio 2024

Influenza aviaria

Dall’Ue un plafond da 46,7 milioni di euro a per risarcire gli agricoltori

Autore: Cinzia De Stefanis
Stanziati 46,7 milioni di euro per gli agricoltori colpiti da focolai di influenza aviaria in Italia. In seguito al voto favorevole degli Stati membri, la Commissione concederà all'Italia 46,7 milioni di euro per contribuire a compensare gli agricoltori delle zone colpite da focolai di influenza aviaria. Dopo l'approvazione formale della misura di sostegno da parte della Commissione, il regolamento di esecuzione sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Ue e dovrebbe entrare in vigore all'inizio di febbraio.

Periodo dei focolai -Tra il 1º gennaio 2022 e il 30 aprile 2022 l'Italia ha registrato 23 focolai confermati di influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H5 ("influenza aviaria"). In risposta, l'Italia ha attuato rapidamente misure rigorose in materia di sanità animale, con conseguenti perdite di produzione nelle regioni colpite, in particolare per quanto riguarda le uova e le carni.

Termine di pagamento - I pagamenti cofinanziati dalla riserva agricola devono essere effettuati entro il 30 settembre 2024. Il sostegno è riservato alle aziende agricole situate nelle zone soggette a restrizioni colpite dai 23 focolai. Al fine di evitare doppi finanziamenti da fondi pubblici, le perdite subite non devono essere compensate da aiuti di Stato o da assicurazioni.

Influenza aviaria -L'influenza aviaria è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce soprattutto il pollame e gli uccelli acquatici selvatici. I virus dell’influenza aviaria sono virus ad alta o bassa patogenicità (rispettivamente HPAI e LPAI) a seconda delle caratteristiche molecolari del virus e della sua capacità di causare malattie e mortalità nei polli.

Gli uccelli selvatici sono ospiti naturali e serbatoi di tutti i tipi di virus dell’influenza aviaria, pertanto svolgono un ruolo importante nell’evoluzione, nel mantenimento e nella diffusione di questi virus.

Quattro tipi di virus influenzali - Esistono quattro tipi di virus influenzali: tipi A, B, C e D:
  • I virus influenzali A infettano l'uomo e diversi animali. L'emergere di un nuovo virus influenzale A, con capacità di infettare le persone e con trasmissione sostenuta da persona a persona, può causare una pandemia influenzale.
  • I virus influenzali B circolano tra le persone e causano epidemie stagionali. Dati recenti hanno mostrato che possono infettare anche le foche.
  • I virus influenzali C possono infettare sia le persone che i suini, ma le infezioni generalmente provocano forme lievi di malattia e vengono segnalate raramente.
  • I virus influenzali D colpiscono principalmente i bovini e non è noto che infettino o causino malattie nelle persone.

I virus influenzali di tipo A sono di grande importanza per la sanità pubblica a causa del loro potenziale zoonosico (trasmissione dagli animali all’uomo) e, data l’elevata trasmissibilità, nel caso in cui siano in grado di trasmettersi da uomo a uomo, possono essere in grado di causare una pandemia influenzale.

Questi virus sono classificati in sottotipi in base alle combinazioni di diverse proteine di superficie del virus emoagglutinina (HA) e neuraminidasi (NA).

Finora sono stati identificati 18 sottotipi di emoagglutinina e 11 sottotipi di neuraminidasi.

In base alla specie colpita, la malattia portata dal virus dell'influenza A prende il nome della specie interessata. Si parla quindi di: influenza aviaria, influenza suina e così via.
I sottotipi dei virus dell'influenza aviaria più patogeni, siano essi circolanti in uccelli selvatici o in volatili domestici, appartengono ai sottotipi H5 (H5N1 – H5N8), H7 (H7N7) e H9 (H9N2), mentre quelli dell’influenza dei suini appartengono ai sottotipi H1 (H1N1) e H3 (H3N2).

Questi virus influenzali che colpiscono gli animali sono distinti dai virus dell'influenza umana e non si trasmettono facilmente tra le persone.
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