Nuove misure sanzionatorie sotto forma di riduzione dei pagamenti ai beneficiari della PAC, comprese quelle collegate all'applicazione della nuova condizionalità sociale contro lo sfruttamento dei lavoratori e il caporalato in agricoltura. Il provvedimento approvato il 9 dicembre 2022 dal Consiglio dei Ministri dà attuazione al
Regolamento UE 2021/2116 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della Politica agricola comune che introduce un meccanismo sanzionatorio sotto forma di riduzione dei pagamenti ai beneficiari degli aiuti PAC.
Tipologia di pagamenti interessati - Risultano interessati tutti i pagamenti contemplati nel Piano strategico della PAC e si applica sia al regime dei pagamenti diretti sia agli interventi settoriali, a quelli a superficie e a capo dello sviluppo rurale.
Le sanzioni prendono la forma di riduzione o esclusione dei pagamenti già concessi o da concedere al beneficiario interessato, quando l’importo da dedurre è superiore alla soglia di 100 euro e quando l’inadempienza non è dovuta a una causa di forza maggiore o circostanza eccezionale, oppure imputabile a un errore dell’organismo pagatore competente.
Sistema di domanda geo-spaziale - La PAC 2023-2027 si applica attraverso il sistema di domanda geo-spaziale che poggia su un fascicolo aziendale grafico validato annualmente e con l’unità elementare costituita dalla parcella agricola, univocamente identificata e costituita da una superficie geometricamente delimitata e caratterizzata dalla copertura omogenea del terreno.
Il tutto è gestito con lo strumento del Sistema di identificazione delle parcelle agricole (SIPA).
Controlli - I controlli sono eseguiti sotto la regia degli organismi pagatori seguendo due distinte modalità:
- controllo amministrativo svolto attraverso il supporto informatico;
- controllo operativo con visite in azienda di personale specializzato.
Il decreto legislativo contiene una prima parte di disposizioni generali, con le definizioni e l’individuazione dei soggetti attuatori.
Sanzioni - Seguono delle sezioni specifiche che riguardano i temi seguenti:
- le sanzioni per la violazione delle regole per la condizionalità sociale;
- le sanzioni per la violazione delle regole previste per i tipi di intervento sotto forma di pagamenti diretti e sviluppo rurale, nell’ambito del sistema integrato di gestione e controllo (pagamenti a superficie e a capo);
- le sanzioni per le violazioni delle regole della condizionalità;
- le sanzioni per la violazione degli impegni relativi agli eco-schemi;
- le sanzioni per la violazione delle disposizioni specifiche in materia di sviluppo rurale, con riferimento a criteri di ammissibilità per le superfici e gli animali e alle inadempienze delle regole sugli appalti pubblici;
- le sanzioni per la violazione delle disposizioni per il settore delle patate fresche.
Domanda telematica – Chiude il provvedimento un articolo dedicato alle disposizioni comuni che rimanda a un successivo decreto ministeriale con il quale stabilire le disposizioni attuative e i criteri per determinare le percentuali di riduzione applicabili, quando si accerta un’irregolarità.
Nell’articolo finale si affronta anche il tema dell’ordine da seguire per applicare le riduzioni: si parte da quelle previste in caso di presentazione tardiva della domanda e di omesse o inesatte dichiarazioni (ad esempio superfici più grandi di quelle disponibili) e si prosegue con quelle dello sviluppo rurale e delle patate fresche, per poi passare alla condizionalità rafforzata e infine a quella sociale.
Condizionalità sociale - Per quanto riguarda questo ultimo elemento che, come noto, rappresenta una delle novità della PAC applicabile a partire dal prossimo mese di gennaio 2023, saranno sanzionati gli agricoltori che non rispettano le regole sulla contrattualistica del lavoro, le norme in materia di sicurezza e quelle sui requisiti delle macchine e delle attrezzature.
La violazione ricorre nei casi di mancato rispetto di una norma nel corso dell’anno solare, a prescindere dal numero di lavoratori coinvolti dall’infrazione.
La riduzione è calcolata sulla base dell’importo totale dei pagamenti diretti (tutte le cinque componenti previste nella nuova PAC) e dei tre interventi a superficie e a capo dello sviluppo rurale (impegni agro-climatico-ambientali e per il benessere degli animali, indennità delle zone montane e svantaggiate, compensazioni derivanti da svantaggi arrecati dai requisiti obbligatori).
La riduzione è calcolata tenendo conto di portata, gravità e durata dell’infrazione e può arrivare fino a un massimo del 15% per le inosservanze intenzionali. È previsto uno sconto sulle penalità calcolate che può arrivare fino al 100%, qualora i beneficiari realizzino, nei tempi indicati dalle autorità competenti, delle azioni tali da rimediare alle contestazioni sollevate (meccanismo del ravvedimento operoso).