Settore vitivinicolo: ripartizione della dotazione finanziaria relativa alla campagna 2024/2025
Autore: Cinzia De Stefanis
Ripartite tra le regioni le risorse per il settore vitivinicolo. Per la campagna 2025 è disponibile un budget di 323.883.000€ così suddiviso: 98.027.879€ per la promozione sui mercati dei Paesi esteri, 144.162.895€ per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, 4.805.418€ per la vendemmia verde, 57.665.151€ per gli investimenti e 19.221.657€ per la distillazione dei sottoprodotti. E’ con il Dm del 12/12/2023 n.681024 che il Ministero delle politiche agricole (Masaf) ha ripartito i fondi campagna settore vitivinicolo 2024/2025.
Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano -Alle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano vanno 275.252.979€.
Regioni e comunicazione risorse impegnate -Il provvedimento precisa che entro il 15 luglio del 2024 le regioni devono comunicare le risorse impegnate per procedere a una ripartizione delle eventuali somme non spese. Ripartizione risorse economiche per Regione - Il plafond di 275.252.979 euro è così ripartito:
18.969.763€ al Piemonte;
165.301€ alla Val d’Aosta;
10.595.256€ alla Lombardia;
2.339.820€ a Bolzano;
3.643.917€ a Trento;
37.336.239€ al Veneto;
10.938.210€ al Friuli Venezia Giulia;
428.197€ alla Liguria;
26.923.793€ all’Emilia Romagna;
27.874.277€ alla Toscana;
5.236.350€ all’Umbria,
7.010.054€ alle Marche;
5.267.530€ al Lazio;
12.224.842€ all’Abruzzo;
1.825.192€ al Molise;
7.935.687€ alla Campania;
29.260.244€ alla Puglia;
1.825.263€ alla Basilicata;
4.225.865€ alla Calabria;
52.459.375€ alla Sicilia;
8.767.806€ alla Sardegna.
Le difficoltà legate all’aumento dei costi di produzione e ai costi dei finanziamenti stanno mettendo a rischio la spesa complessiva del sistema vitivinicolo in ambito Ocm. È necessario lavorare, sottolinea la Coldiretti, nella direzione di aumentare la flessibilità nella attribuzione e rendicontazione delle spese relative alle varie misure, oltre che prevedere a livello nazionale e regionale meccanismi di overbooking per garantire la massima distribuzione delle risorse ed evitare che alla fine dell’anno finanziario siano restituite risorse al bilancio comunitario.