28 febbraio 2024

Terreni incolti. Pac: arriva la deroga sul 4%

Autore: Cinzia De Stefanis
Gli agricoltori europei non devono mettere a riposo il 4% dei loro seminativi per tutto il 2024, come previsto dalla Bcaa 8.

In seguito alle proteste degli agricoltori a Bruxelles, la Commissione europea ha proposto una deroga parziale al requisito Pac di lasciare il 4% dei terreni ad area non produttiva (BCAA 8).

Il 13 febbraio 2024, la Commissione europea ha adottato ufficialmente un regolamento che concede una parziale esenzione agli agricoltori europei dalla regola della condizionalità sui terreni incolti.

Il regolamento è entrato in vigore il 14 febbraio scorso. Si applica retroattivamente dal 1° gennaio per un anno, ovvero fino al 31 dicembre 2024. L'esenzione parziale accoglie le diverse richieste di maggiore flessibilità per rispondere meglio alle sfide che gli agricoltori dell'Unione europea devono affrontare.

L’atto finale adottato consente, inoltre, agli Stati membri di modificare i propri regimi ecologici che sostengono le aree non produttive per tenere conto dello scenario di base alternativo previsto dalla condizionalità BCAA 8. Sarà sufficiente una semplice notifica alla Commissione Europea per aggiornare immediatamente gli eco-schemi interessati.

Proroga - La deroga è stata concessa agli agricoltori con urgenza per il 2022 e poi per il 2023, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina che ha messo alla prova la sicurezza alimentare dell’Unione europea. Lo scorso 31 gennaio 2024, la Commissione europea ne ha proposto la proroga per tutto l’anno, in risposta alle proteste da parte degli agricoltori europei che stanno manifestando in tutta Europa contro il rincaro del carburante agricolo e politiche europee troppo stringenti dal punto di vista ambientale.

Requisito BCAA 8 -Invece di tenere i terreni a riposo o di mantenere elementi improduttivi sul 4% dei loro seminativi, gli agricoltori che trattano colture azotofissatrici o intercalari senza prodotti fitosanitari sul 4% dei loro seminativi sono considerati in grado di soddisfare il cosiddetto (BCAA 8). Gli agricoltori che decidono di farlo possono comunque continuare a soddisfare il requisito con terreni incolti o con caratteristiche non produttive.

L'uso di colture azotofissatrici e intercalari comporta una serie di benefici ambientali per la salute del suolo, tra cui la biodiversità e la limitazione della lisciviazione dei nutrienti.

La proposta della Commissione è attentamente calibrata per fornire il giusto equilibrio tra l’offerta di adeguati aiuti e flessibilità agli agricoltori che affrontano numerose sfide, da un lato, e la protezione della biodiversità e della qualità del suolo, dall’altro.

Sfondo - Per ricevere il sostegno della Pac a cui hanno diritto, gli agricoltori devono rispettare una serie rafforzata di nove standard benefici per l’ambiente e il clima. Questo principio di condizionalità si applica a quasi il 90% della superficie agricola utilizzata nell’Ue e svolge un ruolo importante nell’integrazione delle pratiche agricole sostenibili. Questo insieme di standard di base è denominato Bcaa, che significa “buone condizioni agricole e ambientali”.

Lo standard Bccaa 8 richiede, tra le altre cose, di dedicare una quota minima di terreno coltivabile ad aree o caratteristiche non produttive. Quest'ultimo si riferisce tipicamente ai terreni lasciati a riposo ma anche agli elementi paesaggistici non produttivi come siepi o alberi. Sono esentate da tale obbligo le aziende agricole con meno di dieci ettari di seminativo.

Colture intercalari -Si tratta di piante che crescono tra due colture principali. Queste colture possono servire come foraggio per gli animali o come concime verde. L’uso di colture che fissano l’azoto e di colture intercalari apporta una serie di benefici ambientali per la salute del suolo, compresa la biodiversità del suolo e la limitazione della lisciviazione dei nutrienti. Le colture dovranno essere coltivate senza prodotti fitosanitari per mantenere l’ambizione ambientale della Pac.
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