26 ottobre 2023
Agricoltura - green - natura
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26 ottobre 2023

Un plafond da oltre 9 milioni di euro

Per imprese di agrumi danneggiate dal virus tristezza e dal malsecco

Autore: Cinzia De Stefranis
Arrivano i fondi a favore dei produttori di agrumi danneggiati dal virus della tristezza (Citrus tristezza virus) e/o dal malsecco (Plenodomus tracheiphilus). È stato pubblicato il decreto interministeriale, sottoscritto dal Masaf di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, che destina al settore agrumicolo 9.437.914 euro (2.000.000 di euro di fondi residui del 2022 e 7.437.914 euro stanziati per il 2023) a valere sul “Fondo per la qualità e la competitività delle produzioni delle imprese agrumicole e dell’intero comparto agrumicolo”.

E’ con il Decreto del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste emanato di concerto con il Ministro dell'economia e finanze del 12 ottobre 2023, n. 566856 (in corso di registrazione - Corte dei Conti) con cui si disciplina l’accesso ai contributi destinati al settore agrumicolo (articolo 1, comma 131, della legge 27 dicembre 2017, n. 205).

Le domande dovranno essere presentate entro 60 giorni dalla pubblicazione della circolare operativa di Agea.

Imprese beneficiarie - Possono beneficiare delle risorse stanziate le imprese agricole che svolgono quale attività primaria la produzione di agrumi e il cui patrimonio agrumicolo risulti, anche in parte, danneggiato dal virus della tristezza degli agrumi e/o del malsecco degli agrumi alla data di presentazione della domanda.

Gli aiuti possono essere concessi esclusivamente agli agricoltori che alla data di presentazione della domanda risultano attivi. Le imprese devono essere in possesso di fascicolo aziendale nel sistema Sian (Sistema Informativo Agricolo Nazionale), al momento di presentazione della domanda di sostegno.

Imprese escluse -Sono escluse dagli aiuti:
  • le grandi imprese;
  • le imprese destinatarie di ordini di recupero pendenti a seguito di una precedente decisione della Commissione che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno;
  • le imprese in difficoltà.
Contributo -Il contributo per ciascuna domanda non può superare l’80% del massimale di spesa e deve riguardare una superficie minima di almeno 1 ettaro.

Il contributo, viene erogato entro 90 giorni dalla presentazione dalla relativa richiesta e previo espletamento con esito positivo dei controlli, che prevedono anche un sopralluogo nelle superfici oggetto del sostegno o controlli equivalenti, secondo quanto stabilito dalla circolare attuativa Agea.

Gli importi stabiliti per impianto ed espianto, riferiti ad 1 ettaro, sono di:
• 2.428 euro per le spese di espianto;
• 2650 euro per impianto e preparazione del terreno;
• 3.000 per la messa in opera degli astoni;
• 4.200 euro per il materiale vivaistico.

Cosa si può finanziare -Si possono finanziare espianto e reimpianto di agrumeti danneggiati gravemente dalle fitopatie, impianti antigrandine finalizzati alla protezione delle colture che siano state colpite dal malsecco degli agrumi, adozione di tecniche di potatura finalizzate a evitare la diffusione del patogeno del malsecco degli agrumi sulle piante sane. Possono beneficiare dei sostegni le imprese agricole che svolgono quale attività primaria la produzione di agrumi e il cui patrimonio agrumicolo risulti, anche in parte, danneggiato dal virus della tristezza degli agrumi e/o del malsecco.

Per quanto riguarda gli impianti antigrandine il riferimento è alle tabelle standard dei costi unitari degli impianti arborei – Unità di Costo Standard Misura 4 PSR Rete Rurale Nazionale luglio 2022.

Per le tecniche di potatura sono concessi 4,23 euro/pianta, pari a complessivi 2.116,50 euro/ettaro.

I portainnesti previsti dal decreto sono: Citrange Troyer, Citrange Carrizo, Citrange C-35, Mandarino Cleopatra, Limone rugos, Limone volkameriano, Citrummelo e Arancio trifogliato.

Controllo - Ove, in fase di controllo, risulti una differenza in negativo tra la superficie realizzata e quella oggetto della domanda approvata, il contributo viene ridotto proporzionalmente. Se tale differenza supera il 50% non è concesso alcun sostegno per l’intera operazione.
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