19 marzo 2024

Vino ed etichette: proroga per “esaurimento scorte” fino al 30 giugno per quelle già stampate

Autore: Cinzia De Stefanis
A partire dall’ 8 marzo 2024, le etichette dei vini devono adeguarsi al nuovo regolamento UE n. 2021/2117. Ma, intanto, le etichette già stampate per vini e vini aromatizzati potranno continuare ad essere impiegate fino al 30 giugno prossimo. Lo ha stabilito il Decreto emanato in data 8 marzo 2024 prot. n. 115268 dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che proroga così l’autorizzazione all’utilizzo delle etichette che riportano il simbolo ISO 2760 per identificare il codice QR ma non il termine “ingredienti”.

Proroga al 30 giugno – Nello specifico , il Decreto in commento ha stabilito che è consentito etichettare i vini ed i prodotti vitivinicoli aromatizzati destinati al mercato nazionale con etichette riportanti il simbolo ISO 2760 accanto al codice QR che rimanda alle informazioni relative alla lista degli ingredienti ed alla dichiarazione nutrizionale fino al 30 giugno 2024, anche se prive del termine “ingredienti”. Il decreto prevede altresì che, qualora non utilizzate entro la data del 30 giugno prossimo, le etichette rimanenti potranno continuare ad essere utilizzate se corrette mediante l’apposizione di un adesivo riportante il termine “ingredienti” accanto al simbolo o ogni altra indicazione ritenuta utile. Infine, i vini e i prodotti vitivinicoli aromatizzati che risulteranno etichettati entro il 30 giugno 2024 potranno essere commercializzati sul territorio nazionale sino ad esaurimento scorte.

Contenuto regolamento Ue -Il Regolamento Ue 2021/2117 ha dato la facoltà alle aziende vitivinicole e alle cantine di utilizzare - solo per gli ingredienti - un elenco in formato elettronico: ovvero un Qr code dal quale il consumatore - mediante lo scanner di uno smartphone - può accedere alla pagina del sito web aziendale dove è contenuto l'elenco degli ingredienti di ogni singola bottiglia di vino.

Tra le regole non scritte ma intuitivamente poste dal Regolamento Ue 2021/2117, c'è una dicitura "Ingredienti" per l'elenco in cartaceo, se non altro perché la struttura dell'etichetta cartacea si desume dall'articolo 119 del previgente Regolamento Ue 1308/2013.

Da accordi tra gli uffici della Commissione e i portatori d'interesse europei era saltata fuori invece una linea interpretativa più semplice per il Qr code: basta una semplice 'i' per marcare il Qr code.

Nel frattempo, molte aziende italiane avevano gradito la soluzione Qr code, stampando milioni di etichette in vista della campagna vitivinicola in corso, ma tra le Faq pubblicate dalla Commissione Ue solo il 24 novembre scorso, a pochi giorni dall'entrata in vigore del Regolamento, spunta fuori un'indicazione diversa: il Qr code va marcato con la scritta per esteso "Ingredienti" e non con la sola 'i', con l'effetto di rendere inservibili gran parte delle etichette sin qui stampate e contenenti il Qr code marcato solo con una semplice "i", come pure inizialmente previsto da accordi presi. Da qui la mossa del ministro dell'Agricoltura italiano.
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