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Nell’ambito di indagini dirette all'accertamento dell'evasione di imposta da parte di una società di capitali a ristretta base sociale, l’Amministrazione finanziaria può chiedere agli istituti di credito l’accesso sia ai conti correnti personali dei soci che a quelli intestati ai loro familiari. Dal canto proprio i soci sono ammessi a dimostrate che gli elementi desumibili dalle movimentazioni bancarie non sono riferibili a operazioni imponibili, fornendo, a tal fine, una prova non generica ma analitica, con indicazione specifica della riferibilità di ogni versamento bancario, in modo da dimostrare come ciascuna delle operazione effettuate sia estranea a fatti imponibili. E’ quanto ribadito dalla Suprema Corte di Cassazione - Sezione Tributaria Civile, con la sentenza numero 12624 del 20 luglio 2012.
(prezzi IVA esclusa)