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Con l’ordinanza n.19804 del 20 giugno 2022, la Corte di Cassazione, dopo aver blindato le indagini finanziarie, ha affermato che il potere di richiedere agli istituti di credito notizie dei movimenti sui conti bancari intrattenuti dal contribuente e di presumere la loro inerenza ad operazioni imponibili, consente di indirizzare la verifica fiscale, finalizzata a provare, per presunzioni, la condotta evasiva, anche sui conti correnti bancari intestati al coniuge o al familiare convivente, potendosi desumere la riferibilità degli stessi al contribuente da alcuni elementi sintomatici (nel caso di specie, dalla delega ad operare sul conto di terzi).
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