Rimani aggiornato!
Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.
I movimenti ingiustificati sul conto corrente bancario del lavoratore autonomo e del professionista non possono essere considerati automaticamente ricavi “in nero”: si tratta dell’importante conclusione alla quale è pervenuta la Corte Costituzionale, che con la sentenza n. 228/14, pubblicata il 6 ottobre, ha dichiarato l’illegittimità – in riferimento agli articoli 3 e 53 Cost. – dell’articolo 32, comma 1, n. 2),
secondo periodo, del D.P.R. n. 600/1973, così come modificato dall’articolo 1, comma 402, lettera a), n. 1), della Legge n. 311/2004, limitatamente alle parole “o compensi”.
(prezzi IVA esclusa)