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Dal 1° gennaio 2016, sono entrati in scena i nuovi requisiti di accesso per accedere ai trattamenti pensionistici adeguati agli incrementi della speranza di vita stimata dall’ISTAT. Infatti, per collocarsi a riposo serviranno 4 mesi di età anagrafica in più per accedere alla pensione di vecchiaia e 4 mesi in più di contributi per quella anticipata. Quindi, un lavoratore che intende accedere alla pensione di vecchiaia dovrà maturare, oltre ai 20 anni di contributi, ben 67 anni e 7 mesi di età. Ma a subire l’aumento maggiore saranno le c.d. “quote rosa, che vedono incrementarsi l’età pensionabile da 63 anni e 9 mesi a 65 anni e 7 mesi per le dipendenti (1 anno e 10 mesi in più), e da 64 anni e 9 mesi a 66 anni e 1 mese per le autonome (1 anno e 4 mesi). Per quanto riguarda invece la pensione anticipata, serviranno 42 anni e 10 mesi di contributi. Requisito, questo che si abbassa di un anno per le donne (41 anni e 10 mesi).
(prezzi IVA esclusa)