9 dicembre 2025

ISA, la “scorciatoia” F01 non regge più: come fare ed evitare errori che possono costare cari

Autore: Redazione Fiscal Focus

Un’impresa che svolge diverse attività, tra cui l’ATECO 68.12.00 – Sviluppo di progetti immobiliari, ai fini ISA deve indicare i ricavi solo nel rigo F01, oppure è necessario utilizzare anche altri righi (es. F02) in base alla natura dei proventi? 

Secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate nelle istruzioni per la compilazione del quadro F, nel rigo F01 si indica l’ammontare dei ricavi di cui alle lettere a) e b) del comma 1, dell’articolo 85 del TUIR e, quindi, dei corrispettivi di cessioni di beni e delle prestazioni di servizi alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa e dei corrispettivi delle cessioni di materie prime e sussidiarie, di semilavorati e di altri beni immobili, esclusi quelli strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati della produzione. Nel presente rigo devono essere indicati anche i ricavi delle attività per le quali si percepiscono aggi o ricavi fissi.

Sono considerate attività di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso, quelle riguardanti: 

  • la rivendita di carburante; 
  • la rivendita di lubrificanti effettuata dagli esercenti impianti di distribuzione stradale di carburanti; 
  • la rivendita, in base a contratti estimatori, di giornali, di libri e di periodici, anche su supporti audio videomagnetici; 
  • la vendita di valori bollati e postali, generi di monopolio, marche assicurative e valori similari, biglietti delle lotterie, gratta e vinci; 
  • la gestione di ricevitorie superenalotto, lotto, totogol e simili; 
  • la vendita di schede e ricariche telefoniche, schede e ricariche prepagate per la visione di programmi pay per-view, abbonamenti, biglietti e tessere per i mezzi pubblici, viacard, tessere e biglietti per parcheggi; 
  • la riscossione bollo auto, canone rai e multe.

Sempre nelle stesse istruzioni, è chiarito che nel rigo F02 si indica l’ammontare degli altri proventi considerati ricavi, diversi da quelli di cui alle lettere a), b), c), d) ed e) del comma 1 dell’art. 85 del TUIR, riportando anche al campo 2 quelli di cui alla lett. f) del citato comma 1 dell’art. 85 (indennità conseguite a titolo di risarcimento, anche in forma assicurativa, per la perdita o il danneggiamento di beni da cui originano ricavi).

Nel rigo F05, invece, vanno indicati gli altri proventi, compresi quelli derivanti da gestioni accessorie. La gestione accessoria si riferisce ad attività svolte con continuità ma estranee alla gestione caratteristica dell’impresa (come nel caso dell’attività con codice ATECO 68.12.00). Vanno indicati, in questo rigo, ad esempio: 

  • redditi degli immobili dell’impresa che non sono beni strumentali né beni alla cui produzione o scambio è diretta l’attività.
    • Per immobili in Italia: determinazione ai sensi dell’art. 90, c. 1, TUIR.
    • Per immobili all’estero: art. 70, c. 2, TUIR.
  • Canoni di locazione di immobili “strumentali per natura” (non utilizzabili diversamente senza radicali trasformazioni). In questo caso i canoni concorrono integralmente al reddito d’impresa, senza abbattimenti.
  • Royalties, provvigioni atipiche, rimborsi spese.
  • Quote imponibili di plusvalenze (artt. 58 e 86 TUIR) e sopravvenienze attive (art. 88 TUIR), incluse:
    • plusvalenze da destinazione a finalità estranee di beni strumentali ammortizzabili, da destinazione al consumo personale/familiare dell’imprenditore o ai soci;
    • quote di plusvalenze realizzate in esercizi precedenti e tassate nel periodo d’imposta in corso.
  • Utili agevolati per imprese in contratto di rete quando, ai sensi dell’art. 42, c. 2-quater, D.L. 78/2010, nel periodo d’imposta:
    • la riserva è stata usata per scopi diversi dalla copertura perdite, oppure
    • è cessata l’adesione al contratto di rete.
  • Proventi sostitutivi di redditi d’impresa e indennità risarcitorie (anche assicurative) per perdita di tali redditi, esclusi i danni da invalidità permanente o morte.
  • Altri proventi non classificabili altrove e altri componenti positivi non finanziari che hanno concorso alla formazione del reddito.

In linea generale, dunque, l’indicazione dei proventi derivanti da gestioni accessorie ossia derivanti da attività svolte con continuità ma estranee alla gestione caratteristica dell’impresa vanno indicate nel rigo F05. 

Nel caso di specie, però, il codice ATECO 68.12.00 rientra tra coloro che compilano il modello DG40U come specificato dalle istruzioni generali (cfr. pag. 8): 

Immagine 1

Pertanto, solo questi soggetti dovranno indicare, nel rigo F02, anche i redditi degli immobili e i canoni derivanti dalla locazione di immobili “strumentali per natura” indicati nei punti 1 e 2 del rigo F05. 

Immagine 2

Immagine 3

Caso pratico  

Alfa S.r.l. svolge più attività, tra cui ATECO 68.12.00 – Sviluppo di progetti immobiliari. Nell’anno X presenta:

  • Corrispettivi da cessione/prestazioni dell’attività caratteristica: € 620.000
  • Ricavi soggetti ad aggio/ricavo fisso (ricariche/biglietti): € 5.000
  • Canoni di locazione per immobile strumentale per natura: € 36.000
  • Reddito di un immobile non strumentale né merce situato in Italia (determinato ex art. 90, c.1, TUIR): € 2.400

Ai fini ISA, vanno indicati tutti i ricavi solo in F01 o occorre usare anche F02 (e il dettaglio in F05)?

  • F01 → € 625.000 (= 620.000 + 5.000): ricavi “tipici” ex art. 85, c.1, lett. a–b TUIR (corrispettivi di cessioni/prestazioni, inclusi i ricavi da attività ad aggio/ricavo fisso).
  • F02 → € 38.400 (= 36.000 + 2.400): altri proventi considerati ricavi. Per i soggetti che presentano DG40U, qui confluiscono anche i proventi indicati ai punti 1 e 2 delle istruzioni di F05 (redditi di immobili non strumentali; canoni di immobili strumentali per natura).
  • F05 (dettaglio)
    • Campo 1 → € 2.400: redditi di immobili dell’impresa non strumentali né merce (art. 90, c.1, TUIR; per immobili esteri, art. 70, c.2).
    • Campo 2 → € 36.000: canoni di immobili strumentali per natura (concorrono integralmente al reddito d’impresa, senza abbattimenti).

Esito: non si compila solo F01: si usa F01 per i ricavi “tipici” e F02 per gli altri proventi considerati ricavi, riportando il dettaglio in F05 come da istruzioni.

 © FISCAL FOCUS Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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