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La Corte di cassazione ha affermato che la prova del credito dell'I.N.A.I..L. nei confronti del Datore di lavoro per contributi e premi non versati può essere costituita dalle denunce periodiche del predetto Datore, in quanto il meccanismo di determinazione dell'obbligo contributivo è fondato sulla denuncia dei lavori e su quella di modificazione del rischio, che, implicando l'assunzione da parte del dichiarante di un impegno circa la veridicità di quanto affermato e costituendo un vincolo fino alla dichiarazione di rettifica della denuncia stessa, rende legittima, salvo il potere di controllo dell'Istituto assicuratore, l'imposizione contributiva a essa rispondente, in ragione delle esigenze di un sistema di copertura del rischio improntato alla tutela di preminenti interessi pubblici.
(prezzi IVA esclusa)