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Ripartite le risorse finanziarie fra le Regioni e le Province autonome al fine della concessione dei trattamenti di integrazione salariale e di mobilità, anche in deroga ai criteri di cui all’articolo 2 e 3 del Decreto Interministeriale n. 83473 dell’1 agosto 2014 nella misura del 5% dei finanziamenti attribuiti con il D.I. n. 90973 dell’8 luglio 2015, attuando di conseguenza quanto contenuto nell’art. 44, co. 6 del D.Lgs. n. 148/2015 (facente parte degli otto decreti delega del Jobs Act).
La ripartizione dei finanziamenti, valevole esclusivamente per l’anno 2015 (in quanto non possono prodursi oltre la data del 31 dicembre 2015), è stato previsto dal Decreto Interministeriale (Lavoro-Economia) n. 26951 del 24 dicembre 2015.
A darne notizia è l’INPS con il Messaggio n. 54 di ieri.
Normativa – Il Decreto Legislativo che disciplina il riordino degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (D.Lgs. n. 148/2015) all’art. 44, co. 6 ha stabilito che “per l'anno 2015 le regioni e province autonome possono disporre la concessione dei trattamenti di integrazione salariale e di mobilità, anche in deroga ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 1° agosto 2014, n. 83473, in misura non superiore al 5 per cento delle risorse ad esse attribuite, ovvero in eccedenza a tale quota disponendo l'integrale copertura degli oneri connessi a carico delle finanze regionali ovvero delle risorse assegnate alla regione dell'ambito di piani o programmi coerenti con la specifica destinazione, ai sensi dell'articolo 1, comma 253, della legge 24 dicembre 2012, n. 228. Gli effetti dei suddetti trattamenti non possono prodursi oltre la data del 31 dicembre 2015”.
Ripartizione risorse finanziarie – Ora, ad attuare tale norma è intervenuto il recente D.I. n. 26951 del 24 dicembre 2015, che ripartisce su base territoriale il 5% delle risorse finanziarie del Decreto Interministeriale n. 90973 dell’8 luglio 2015, pari ad euro 1.873.884,35, nel seguente modo: Abruzzo (€ 767.063); Basilicata (€ 259.750); Calabria (€ 1.110.223); Campania (€ 1.557.301); Emilia Romagna (€ 1.929.136); Friuli Venezia Giulia (€ 372.527); Lazio (€ 2.119.615); Liguria (€ 542.119); Lombardia (€ 4.421.028); Marche (€ 735.205) Molise (€ 171.974); P.A. Bolzano (€ 122.923); P.A. Trento (€ 147.374); Piemonte (€ 1.873.884); Puglia (€ 2.169.541); Sardegna (€ 1.082.067); Sicilia (€ 1.231.732); Toscana (€ 1.661.387); Umbria (€ 460.110); Valle D'Aosta (€ 37.713); Veneto (€ 2.227.328).
Concessione finanziamenti –Affinché le Regioni e le Provincie autonome possano trasmettere, tramite il sistema SIP, i suddetti provvedimenti concessori relativi a periodi di competenza 2015, occorre utilizzare come decreto di finanziamento il numero fittizio di Decreto “33337” e le strutture territoriali INPS nell’emettere le autorizzazioni di Cig in deroga per i periodi di competenza 2015, dovranno utilizzare lo stesso numero di decreto “33337” e come codice intervento “699”.
Infine, l’INPS fa sapere che aggiornerà a breve i prospetti informativi di monitoraggio relativi a ciascuna Regione o Provincia autonoma, nella “Banca Dati Percettori”, con l’indicazione del finanziamento previsto dal decreto in argomento che verrà evidenziato in una riga a parte.