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Premessa – Il sottosegretario di Stato, Nello Musumaci, con la Direttiva del 28 ottobre 2011, al fine di dare continuità alle azioni promosse nell’ambito dell’Anno europeo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale e alla valorizzazione del terzo settore perseguite nell’ambito dell’Anno europeo del volontariato, nonché per sostenere i principi della solidarietà intergenerazionale, ha dato il via ai finanziamenti di progetti di sperimentazione sociale da realizzarsi da parte dei Comuni in collaborazione con associazioni non profittevoli nel rispetto del principio della sussidiarietà orizzontale. Infatti, entro il 30 novembre 2011 i comuni possono richiedere il finanziamento al Ministero del Lavoro per importi massimi che variano, in relazione ai numeri di abitanti, dai 20 mila fino ai 100 mila euro. Ciò è quanto dispone in sintesi l’avviso pubblico del Ministero del Lavoro diffuso in data 28 ottobre 2011.
I progetti sperimentali – L’avviso in commento precisa, innanzitutto, che si tratta di progetti sperimentali che dovranno essere proposti dai Comuni e dovranno necessariamente prevedere il coinvolgimento di Enti appartenenti al terzo settore, in una delle seguenti aree:
- contrasto alla povertà e all’esclusione sociale;
- tutela dei minori nelle famiglie più in difficoltà;
- sostegno all’invecchiamento attivo e alla solidarietà tra le generazioni;
- persone con disabilità o non autosufficienti.
Quali comuni riguarda? – Al punto 5) dell’avviso in questione, viene espressamente specificato che gli incentivi riguardano i Comuni sia in forma singola che associata. In quest'ultimo caso, è necessario indicare il soggetto capofila e le modalità di partenariato che verranno adottate. È richiesto, inoltre, ai Comuni un co-finanziamento che è pari almeno al 20% dell’ammontare del progetto, il quale viene calcolato in base al controvalore di risorse umane, professionali, tecniche e strumentali messe a disposizione dal Comune stesso.
Il finanziamento – Come precisato in premessa, il finanziamento può variare per un importo massimo di 20 mila fino a 100 mila euro in base al numero di abitanti. In particolare, non potrà superare un ammontare complessivo pari a:
- 20.000 euro nel caso di Comuni che al 1° gennaio 2011 registrano, secondo i dati ISTAT, una popolazione residente inferiore a 50.000 unità;
- 50.000 euro nel caso di Comuni che al 1° gennaio 2011 registrano, secondo i dati ISTAT, una popolazione residente non inferiore a 50.000 unità e inferiore a 100.000 unità;
- 100.000 euro nel caso di Comuni che al 1° gennaio 2011 registrano, secondo i dati ISTAT, una popolazione residente non inferiore a 100.00 unità.
Le risorse disponibili sono pari a 450 mila euro, riducendo proporzionalmente l’ammontare relativo dei progetti ammessi al finanziamento nel caso in cui le somme non siano sufficienti a finanziare per intero l’ultimo progetto della graduatoria degli ammessi al finanziamento.
Le domande – Le richieste di finanziamento possono essere inviate in due modi:
- tramite raccomandata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali entro le ore 12.00 del 30 novembre 2011;
- oppure a mano presso la Direzione generale per l’inclusione e le politiche sociali, entro la stessa ora e data di cui sopra. In quest'ultimo caso verrà rilasciata ricevuta nelle giornate non festive dalle ore 9.00 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì.