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Premessa – Continua il lungo e travagliato iter di conversione in legge del D.L. occupazione. Infatti, nei giorni scorsi il Governo ha posto il voto di fiducia su alcuni emendamenti che introducono sostanzialmente tre importanti novità: la proroga per i rapporti senza causa, l’apprendistato e il bonus assunzioni a tempo indeterminato. Lunedì prossimo, invece, l’Aula del Senato è chiamata a rispondere sui restanti emendamenti (ne sono stati presentati nove in tutto).
Acausale – La prima importante novità è che la durata del primo contratto a termine “acausale”, stabilita in 12 mesi, mesi è da riferirsi non solo al contratto originario, ma anche all’eventuale periodo di proroga. In tal caso, è necessario che si tratti di primo contratto stipulato tra lavoratore e azienda. Quindi, ora, a differenza della Riforma del Lavoro, l'acausalità è ammessa anche per l'eventuale proroga del primo contratto, purché complessivamente non si superi il tetto dei 12 mesi. La novità si affianca a quella già prevista dal testo del D.L. lavoro (D.L. 76/2013), ossia la possibilità di assumere liberamente senza causa se esplicitamente previsto dai contratti collettivi, anche aziendali, stipulati dai sindacati (lavoratori e datori di lavoro) comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
Apprendistato – In materia di apprendistato, invece, è stata ampliata la disciplina prevista dall’art. 2 del D.L. lavoro prevede l'emanazione di linee guida entro settembre, d'intesa con le regioni, con l'obiettivo di dare criteri uniformi all'intero territorio nazionale. Infatti tale norme non avrà più carattere straordinario e transitorio, bensì sarà definitiva e soprattutto si applicherà alle assunzioni effettuate da tutte le imprese. Quindi non vale esclusivamente per piccole e medie imprese.
Bonus assunzioni – Altro emendamento importante riguarda le modalità di fruizione dell’incentivo (decontribuzione fino a 650 euro mensili per assunzioni a tempo indeterminato di giovani tra 18 e 29 anni). In particolare è stato chiarito che le assunzioni devono comportare “un incremento occupazionale netto” e debbano essere effettuate dal giorno successivo all'atto di riprogrammazione dei fondi europei e non oltre il 30 giugno 2015. In sostanza, la fruizione funziona così: il datore di lavoro dovrà comunicare la richiesta all'INPS che confermerà la disponibilità o meno dei fondi per beneficiare della decontribuzione, dal momento che l'incentivo è riconosciuto in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande. In caso di risorse insufficienti, l'INPS non prenderà più in considerazione le richieste per la regione che ha esaurito il plafond.
Altri emendamenti – Altri emendamenti approvati riguardano il Fondo per i disabili che aumenta di 10 milioni quest’anno e 20 milioni l’anno prossimo. Prolungato anche di un anno gli incentivi previsti per le start up innovative, fino al 2016.