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Il perimetro delle misure messe in atto dal D.L. Lavoro (D.L. n. 76/2013) per contrastare la disoccupazione giovanile e la povertà nelle regioni del Mezzogiorno si presenta molti ampio. Infatti, le novità variano dagli incentivi per l’autoimprenditorialità e autoimpiego al sostegno dei giovani che non studiano e non lavorano, dagli aiuti ai soggetti appartenenti ai ceti meno abbienti, all’estensione fino al 15 maggio 2015 (anziché entro 2 anni dalla data di assunzione) del periodo per fruire del c.d. “Bonus Sud”. Al riguardo, è bene ricordare che si tratta solo del primo passo della strategia del governo per aumentare l’occupazione, specie quella giovanile, riducendo al contempo l’inattività e attenuando il disagio sociale. Infatti, un secondo intervento sarà approvato non appena le istituzioni europee avranno approvato le regole per l’utilizzo dei fondi strutturali relativi ai periodi “2014-2020” e di quelli per la “Garanzia giovani”.
(prezzi IVA esclusa)