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Premessa – Ripartono le assunzioni di giovani (fino a 29 anni) e donne di qualsiasi età. Infatti nei giorni scorsi il ministro del welfare, Elsa Fornero, ha firmato il decreto interministeriale Lavoro/Economia che consentirà di riconoscere ai datori di lavoro privati incentivi da destinare appunto al sostegno dell’occupazione dei giovani e delle donne. In particolare, si tratta di una misura straordinaria, a contenuto meramente economico, che può contare su risorse finanziarie di oltre 230 milioni di euro. Ad essere agevolati saranno i rapporti di lavoro stabilizzati o attivati entro il 31 marzo 2013, sempreché rispettino una durata minima lavorativa di almeno 12 mesi. Tuttavia, per beneficiare degli incentivi occorre tener conto della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato (Regolamento CE 1998/2006 relativo agli aiuti di importanza minore “de minimis”).
Le agevolazioni – L’agevolazione sarà modulata in ragione del diverso intervento realizzato in favore dell’occupazione. Nel dettaglio, in caso di trasformazione di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato, ovvero per ogni stabilizzazione di rapporti di lavoro nella forma di co.co.co. anche nella modalità di progetto o delle associazioni in partecipazione con apporto di lavoro sarà riconosciuto un importo pari a 12.000 euro. Da notare che tali forme di stabilizzazione dovranno riferirsi a contratti di lavoro in essere ovvero cessati da non più di sei mesi e mediante la stipula di contratti a tempo indeterminato, anche a tempo parziale. A tal proposito, va precisato che ciascun lavoratore può fruire di un contributo massimo di 120 mila euro; ciò significa che può trasformare o stabilizzare massimo 10 lavoratori. Nessun riferimento, invece, viene fatto in merito al mantenimento dei rapporti di lavoro premiati. A questo punto, sorge spontanea la domanda se dopo la trasformazione del contratto a tempo indeterminato, con conseguente ottenimento del bonus, quest’ultima possa immediatamente cessare.
Altre misure – Importanti misure sono previste anche in favore di giovani e donne a tempo determinato, la cui misura varia in relazione alla durata del rapporto di lavoro. Nel dettaglio, il valore del contributo è stabilito nella misura di: 3.000 euro per contratti di lavoro di durata non inferiore a 12 mesi; di 4.000 euro se la durata del contratto supera i 18 mesi e, da ultimo, di 6.000 euro per i contratti aventi durata superiore a 24 mesi. Affinché il datore di lavoro possa godere delle suddette agevolazioni è necessario che l’assunzione vada ad incrementare la base occupazionale degli ultimi 12 mesi. Anche in questo caso il numero massimo di lavoratori assumibili è 10.
La gestione delle risorse – La gestione delle risorse è affidata all’INPS, che corrisponderà gli incentivi in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande ed entro il limite delle risorse disponibili, attraverso modalità telematiche che saranno attivate al più presto e consentiranno ai datori di lavoro di avere facile accesso allo strumento appena adottato. Il beneficio sarà erogato in un unica tranche, decorsi sei mesi, rispettivamente, dalle trasformazioni o stabilizzazioni, ovvero dalle assunzioni incrementali a tempo determinato di giovani e donne. Si attendono ulteriori istruzioni in merito da parte dell’INPS.