12 giugno 2015

INAIL. Giù gli infortuni nel commercio

19.683 infortuni in meno nel lustro “2009-2013”. Mentre le malattie professionali aumentano del 36,5%

Autore: Redazione Fiscal Focus
Nonostante il commercio sia il settore in cui si verificano il maggior numero di infortuni, nel quinquennio “2009-2013” si è registrata una flessione delle denunce pari al 27,2% (da 72.414 a 52.731 casi), superiore a quella complessiva dei servizi (-22,2%, da quasi 327mila a oltre 254mila casi). Nello stesso arco di tempo, invece, l’incremento delle malattie professionali è stato del 36,5%.

A rilevarlo è ultimo numero del periodico statistico “Dati INAIL”, che dedica un approfondimento al commercio.

Analisi comparti - Analizzando nel dettaglio i suddetti dati, è possibile osservare come le denunce infortuni sono maggiormente concentrate nel commercio al dettaglio (56,7%), seguito da quello all’ingrosso (26,6%). Rispetto al dato di cinque anni prima, il calo infortunistico più consistente si è registrato nel commercio e riparazioni autoveicoli e motocicli (-36,5%), e riflette anche l’effetto della crisi che ha investito il settore automobilistico, che ha provocato un conseguente calo dell’occupazione.

Malattia professionale
- Come specificato in premessa, nello stesso arco temporale i casi di malattia professionale denunciati nel commercio sono invece aumentati di oltre un terzo (+36,5%), dai 2.009 del 2009 ai 2.743 del 2013, che rappresentano quasi un quarto (24%) dell’intero ramo servizi. In particolare, il maggior numero di denunce (2.194 casi, pari all’80%) riguarda disturbi muscolo-scheletrici causati dai movimenti tipici effettuati nel corso del lavoro, quali posture inadeguate e movimenti ripetuti, sollevamento o movimentazione di carichi. Tra questi spiccano, in particolare, le tendiniti (40,3%) e le affezioni ai dischi intervertebrali (28,7%).

Cause infortuni
- I fattori principali che incidono sullo stress lavoro correlato di chi lavora nel commercio – i disturbi psichici rappresentano il 2,3% del complesso delle denunce del settore – sono l’impiego durante i giorni festivi, la turnazione, gli orari di lavoro che spesso si protraggono la sera e la notte, e l’interazione continua con la clientela. Oltre l’8% delle denunce riguarda invece le malattie del sistema nervoso e degli organi di senso, in particolare l’ipoacusia (63%), circa il 4% le tecnopatie dell’apparato respiratorio e oltre il 2% i tumori.
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