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Premessa – É ufficialmente partito il countdown che porterà l’INAIL all’utilizzo esclusivo di strumenti informatici nella comunicazione con l’utenza. Nel dettaglio il cronoprogramma, che contiene tappe precise in tempi precisi, si completerà entro il 1° luglio 2013. Le diverse scadenze sono state concordate in sinergia col sistema delle associazioni datoriali, tenendo conto delle specifiche necessità organizzative di imprese e categorie professionali. La notizia è stata diffusa il 31 luglio scorso sul sito dell’INAIL (www.inail.it).
Il passaggio sul web – Nel trasloco dei servizi sul web, un ruolo fondamentale è stato rivestito dalle nuove funzionalità dell’area “Punto Cliente”, attivato lo scorso gennaio, fornendo informazioni sempre più dettagliate alla clientela. Secondo Ester Rotoli, responsabile della direzione centrale Rischi dell'INAIL: "Il programma predisposto adesso porta a compimento quel primo passaggio, adempiendo in modo puntuale a quanto stabilito dall'art. 2 del decreto della Presidenza del consiglio dei ministri del 22 luglio 2011. Questo percorso non si limita, infatti, ad andare incontro agli obiettivi di trasparenza e di contenimento dei costi richiesti alla totalità della pubblica amministrazione italiana in materia di spending review, ma si qualifica anche come un'autentica reingegnerizzazione dei processi dell'INAIL".
Il cronoprogramma – Si parte da settembre. Infatti, nel comunicato l’INAIL spiega che già dal prossimo mese partirà la prima fase del cronoprogramma con le denunce di variazione e cessazione d’impresa. Esso, inoltre, verrà sottoposto a verifica semestrale e a un aggiornamento periodico.
Settore marittimo - Particolare attenzione va fatta nel settore della navigazione che, a oggi, vede un ricorso ancora contenuto agli strumenti online. Pur non sottovalutando le eventuali criticità organizzative legate a quest'aspetto, il cronoprogramma ha definito un percorso sostenibile degli step sulla base della dinamica di crescita progressiva legata al passaggio telematico in corso nel comparto. Un'accelerazione in tal senso è stata registrata, infatti, a partire da gennaio di quest'anno, dopo l'obbligatorietà del ricorso a queste modalità per i servizi di autoliquidazione che ha rappresentato un banco di prova al quale le aziende hanno risposto con maturità.