Premessa – Imprese prive di regolarità contributiva? Si avrà comunque diritto alle agevolazioni. Incentivi però, che dovranno innanzitutto coprire le scoperture contributive prima di finire nelle casse aziendali. È questa una delle novità contenute nella bozza del decreto legge sul Jobs act, recante “disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese”.
Durc – Il Durc è un documento che attesta la regolarità contributiva dell’impresa, vale a dire la correntezza nei pagamenti e adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi (Inps e Inail, nonché casse edili nel caso di imprese di tale settore) con riferimento a tutti gli obblighi ricadenti sull'intera situazione aziendale. Tale obbligo è stato esteso anche ai benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale, fermo restando il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali.
Decreto del Fare - Prima di illustrare le novità introdotte dal Jobs act è bene fare un passo indietro ed esattamente al “decreto del fare” (L. n. 98/2013), che disciplina il c.d. “intervento sostitutivo”, vale a dire l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di trattenere dal pagamento da fare a un'impresa non in regolarità contributiva, l'importo corrispondente alle inadempienze evidenziate dal Durc. In pratica è previsto che in presenza di un Durc negativo con irregolarità nei versamenti dovuti a Inail, Inps o casse edili, le stazioni appaltanti si sostituiscano all'impresa debitrice (appaltatrice o subappaltatrice avente) e procedano a pagare, in tutto o in parte, il debito contributivo (a Inps, Inail o casse edili) trattenendo il relativo importo dal corrispettivo dovuto in forza dell'appalto.
Le novità – A tal proposito, due sono le novità introdotte dalla bozza di decreto legge del Jobs act: l’obbligo del Durc a tutte le erogazioni di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziarie e vantaggi economici di qualunque genere, compresi benefici e sovvenzioni Ue per la realizzazione d'investimenti; la seconda rende obbligatoria negli stessi casi l'intervento sostitutivo. Dunque, sono innegabili le conseguenze positive a favore delle aziende. Finora, infatti, è previsto che in caso di Durc negativo l'azienda perda il diritto agli incentivi per un mese ovvero, in caso di Durc positivo, ne abbia diritto per quattro mesi. In altri casi, l'assenza di regolarità contributiva nega addirittura l'accesso a un bando di assegnazione di agevolazioni. Con le modifiche del decreto legge, invece, l'azienda sarà comunque e sempre ammessa agli incentivi, cioè anche se in possesso di Durc negativo. Tuttavia, come precisato in premessa, bisogna necessariamente coprire le scoperture contributive affinché gli incentivi possano essere erogati all’azienda.
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