6 dicembre 2011

INPS-Poste italiane: accordo per l’acquisto dei voucher

Raggiunto l’accordo per l’acquisto, immediato, dei voucher presso gli uffici postali della Lombardia e Puglia e da febbraio 2012 in tutta Italia
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – A seguito della recente introduzione dei buoni lavoro su Facebook, l’INPS ha pensato bene di implementare il suo raggio d’azione, estendendo il suo acquisto anche negli uffici postali. Pertanto, l’Istituto previdenziale ha avviato, in data 5 dicembre 2011, una fase sperimentale durante la quale i buoni lavoro saranno in vendita solo nella regione Lombardia e Puglia per poi essere estesa, a decorre da febbraio 2012, a tutti i 14 mila uffici postali d’Italia. Lo comunica l’INPS con un comunicato stampa pubblicato in data 5 dicembre 2011.

I voucher - I buoni lavoro (o voucher) rappresentano un efficace sistema di pagamento del lavoro occasionale/accessorio, cioè di quelle prestazioni di lavoro svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro in modo discontinuo e saltuario. Oggi, tale sistema offre indubbi vantaggi, sia per il committente che per il prestatore:
- per il committente vi è la possibilità di beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro, senza dover stipulare alcun tipo di contratto;
- il prestatore, invece, può integrare le sue entrate attraverso le prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato. Il compenso dei buoni lavoro è totalmente cumulabile con i trattamenti pensionistici.
Essi sono in vendita presso gli uffici postali nel valore nominale di 10, 20 e 50 euro e disponibili anche in carnet da 25 pezzi. Inoltre, nel prezzo è inclusa la copertura assicurativa attraverso l’INAIL e quella previdenziale attraverso l’INPS, di conseguenza i periodi di lavoro prestati sono riconosciuti ai fini pensionistici.

Modalità di acquisto – Il datore di lavoro ha la facoltà di acquistare i buoni lavoro in due modi: in contanti o tramite Postamat, previa presentazione della tessera sanitaria per la verifica del codice fiscale. Il limite massimo di acquisito giornaliero stabilito è di 5.000 euro lordi, così come stabilito recentemente dall’Istituto stesso, mentre prima era di 2.000 euro lordi. Per quanto concerne la riscossione dei buoni lavoro, esso può avvenire dopo soli 24 ore dal termine della prestazione, invece delle 48 ore finora previste. Inoltre, possono essere riscossi entro due anni dal giorno della loro emissione.

Obblighi del datore di lavoro – Dal giorno successivo all’acquisto, prima dell’inizio della presentazione di lavoro, il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare all’INPS una serie di dati, ovvero: codice fiscale, la tipologia di attività, i dati del prestatore (nome, cognome, codice fiscale), il luogo di lavoro, la data d'inizio e fine della prestazione. La comunicazione potrà essere effettuata chiamando semplicemente il numero verde 803.164, oppure collegandosi sul sito www.inps.it nella sezione “Lavoro occasionale”, indicando il proprio codice fiscale e digitando come password il codice identificativo (16 caratteri) di uno dei buoni lavoro acquistati o il Pin assegnato direttamente dall’Inps. Infine, viene specificato che, qualora il committente non utilizzi tutti i buoni lavoro acquistati, egli ha la possibilità di chiederne il rimborso presso le sedi dell’Inps.

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