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Premessa - Agevolate le assunzioni dei lavoratori licenziati dalle piccole imprese. Infatti, il neo ministro del Welfare, Enrico Giovannini, ha dato finalmente attuazione al Decreto Direttoriale 19 aprile 2013 varato dallo scorso Governo Monti, comunicando che a breve il testo verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale (già registrato presso la Corte dei Conti). Nello specifico, l’agevolazione consiste nell’erogazione di una somma, in forma capitaria (cifra fissa mensile, riproporzionata per le assunzioni a tempo parziale), per i datori di lavoro che, nel corso del 2013, assumano a tempo indeterminato o determinato, anche part-time o a scopo di somministrazione, lavoratori licenziati, nei dodici mesi precedenti l’assunzione, per GMO (giustificato motivo oggettivo) connesso a riduzione, trasformazione o cessazione di attività o di lavoro. L’importo dell’incentivo, in particolare, è pari a 190 euro mensili per un periodo massimo di 12 mesi, in caso di assunzione a tempo indeterminato. Mentre in caso di assunzione a tempo determinato la durata viene dimezzata (6 mesi). Per fruire di tale beneficio i datori di lavoro interessati dovranno presentare istanza telematica all’INPS, garantendo interventi di formazione professionale ai neoassunti.
La questione – Ricordiamo brevemente che la novità si è resa necessaria a causa della mancata proroga per quest’anno della c.d. “piccola mobilità”, con l’amara conseguenza per i lavoratori licenziati di non potersi iscrivere nelle liste di mobilità per via del mancato finanziamento. Presa visione della situazione, l’ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero, a suo tempo aveva annunciato in una lettera indirizzata a Cgil, Cisl e Uil di adottare al più presto una soluzione al problema. Il tanto atteso provvedimento sta per essere reso finalmente operativo; in realtà, però, non riapre l’iscrizione nelle liste di mobilità, ma vengono finanziate le nuove assunzioni. A tal fine, sono stati finanziati 20.000.000 di euro a valere sul Fondo di rotazione per la formazione professionale e per l’accesso al Fondo sociale europeo.
L’agevolazione – Come precisato in premessa, è previsto un contributo per i datori di lavoro che quest’anno assumano a tempo indeterminato o determinato, anche part-time o a scopo di somministrazione, lavoratori licenziati, nei dodici mesi precedenti l’assunzione, per GMO. Si precisa, al riguardo, che per usufruire del beneficio il datore di lavoro deve garantire interventi di formazione professionale sul posto di lavoro a favore del lavoratore assunto anche mediante il ricorso alle risorse destinate alla formazione continua di competenza regionale. L’importo dell’incentivo ammonta a: 190 euro mensili per 12 mesi (2.280 euro) per i lavoratori assunti a tempo indeterminato; 190 euro mensili per 6 mesi (1.140 euro) per i lavoratori assunti a tempo determinato. In caso di rapporto di lavoro a tempo parziale il beneficio mensile è moltiplicato per il rapporto tra l’orario di lavoro previsto e l’orario normale di lavoro. Il beneficio, inoltre, è riconosciuto anche qualora i lavoratori soci di cooperative stabiliscono con la propria adesione o successivamente all’instaurazione del rapporto associativo un ulteriore e distinto rapporto di lavoro, in forma subordinata. Restano esclusi invece dalle suddette novità i lavoratori domestici.
Gestione delle istanze - Per fruire del beneficio, i datori di lavoro interessati dovranno inoltrare un’istanza all’INPS - esclusivamente in via telematica - indicando i dati relativi all’assunzione effettuata, con le modalità stabilite dall’Istituto stesso entro 30 giorni dalla data dell’entrata in vigore del citato decreto. Si precisa, infine, che il beneficio verrà erogato mediante conguaglio sulle dichiarazioni contributive secondo l’ordine cronologico di presentazione dell’istanza telematica, la quale non può precedere la decorrenza dell’assunzione.