20 aprile 2015

Malattia e maternità. Ecco i nuovi importi

Forniti gli importi, per l’anno 2015, in caso di malattia, maternità e tubercolosi

Autore: Redazione Fiscal Focus
Mini aumento per le lavoratrici autonome (artigiane e commercianti) titolari di un’indennità di maternità per i due mesi precedenti la data del parto e per i tre mesi successivi alla stessa data. L’importo giornaliero, che vale anche in caso di congedo parentale e interruzione della gravidanza, è passato da 47,58 euro a 47,68 euro.

A darne notizia è stato l’INPS con la Circolare n. 78/2015, fornendo i salari medi e convenzionali – per l’anno 2015 - delle prestazioni economiche di malattia, di maternità e di tubercolosi.

Retribuzioni di riferimento – Ai fini della liquidazione delle indennità di malattia, maternità/paternità e tubercolosi, la cui misura deve essere calcolata con riferimento a periodi di paga compresi nell’anno 2015, gli importi giornalieri sono stati così rideterminati:
  • 47,68 euro (47,58 euro nel 2014) per i lavoratori soci di società e di enti cooperative, anche di fatto, di cui all’art. 4 DPR n. 602/1970;
  • 42,33 euro (42,41 euro per l’anno 2014) per i lavoratori agricoli a tempo determinato;
  • 54,65 euro (valide per l’anno 2014) per i compartecipanti familiari e piccoli coloni; 41,87 euro per le coltivatrici dirette, colone, mezzadre, imprenditrici agricole professionali;
  • 47,68 euro (47,58 euro per l’anno 2014) per le artigiane e commercianti;
  • 26,49 euro (26,14 euro per l’anno 2014) per le pescatrici delle acque interne.

Per quanto riguarda invece, i lavoratori italiani e stranieri addetti ai servizi domestici e familiari, per l’anno 2015 bisogna utilizzare le seguenti retribuzioni convenzionali orarie:
  • euro 6,97 per le retribuzioni orarie effettive fino a euro 7,88;
  • euro 7,88 per le retribuzioni orarie effettive superiori a euro 7,88 e fino a euro 9,59;
  • euro 9,59 per le retribuzioni orarie effettive superiori a euro 9,59;
  • euro 5,07 per i rapporti di lavoro con orario superiore a 24 ore settimanali.

Gestione separata – L’art. 1, c. 788, della L. n. 296/2006 (Legge Finanziaria 2007) ha introdotto anche per i co.co.pro. l'indennità giornaliera in caso di assenza per malattia, simile a quella prevista per i dipendenti. La misura della prestazione si calcola applicando una percentuale prestabilita all'importo che si ottiene dividendo per 365 il massimale contributivo. Tale percentuale è pari al 4%, al 6% o all'8% a seconda delle mensilità di contribuzione che ha accreditate il lavoratore nei 12 mesi precedenti l'evento.
Sul punto, va precisato che la misura della prestazione è pari al 50% dell’importo corrisposto a titolo di indennità per degenza ospedaliera a favore dei lavoratori iscritti alla Gestione separata.

Degenza ospedaliera - Per le degenze iniziate nell’anno 2015 l’indennità, calcolata su euro 274,86, corrisponderà per ogni giornata indennizzabile a:
  • euro 21,99 (8%), in caso di accrediti contributivi da 3 a 4 mesi;
  • euro 32,98 (12%), in caso di accrediti contributivi da 5 a 8 mesi;
  • euro 43,98 (16%), in caso di accrediti contributivi da 9 a 12 mesi.

ANF dei Comuni e dell’INPS – Per le nascite avvenute nel 2015 nonché per gli affidamenti preadottivi e le adozioni il cui ingresso in famiglia sia avvenuto nel 2015, la misura dell’assegno di maternità del Comune è pari a euro 338,89 mensili (euro 1.694,45 complessivi). Per ottenere tale assegno è necessario che l’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non sia superiore a 16.954,95 euro.

Attenzione. Sul punto, è bene ricordare che da quest’anno, a seguito della riforma sul “riccometro”, è cambiato il limite a quale fare riferimento per verificare la spettanza dell’assegno. Infatti, non si fa più riferimento all’ISE (indicatore della situazione economica) bensì all’ISEE (indicatore della situazione economica equivalente).

Per quanto riguarda invece l’assegno di maternità concesso dall’INPS, valido per le nascite avvenute nel 2015, nonché per gli affidamenti preadottivi e le adozioni dei minori il cui ingresso in famiglia sia avvenuto nel 2015, l’importo è pari a 2.086,24 euro.
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