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Premessa – L’INPS, con il messaggio n. 5498 del 29 marzo 2012, ha comunicato cheè stato determinato il tasso annuo di capitalizzazione per la rivalutazione dei montanti contributivi relativamente all'anno 2011, che è pari a 1,016165. Pertanto, il suddetto tasso ha effetto per le pensioni da liquidare con decorrenza 2012.
Il montante contributivo individuale - Il montante contributivo individualealtro non è che la sommatoria delle quote della retribuzione accantonate ogni anno nel corso della vita lavorativa, elemento fondamentale per il calcolo delle pensioni con metodo contributivo. In altri termini, è la somma di denaro sulla quale viene calcolato l’assegno pensionistico. Al momento della domanda di pensionamento l'importo del montante individuale, detto montante contributivo finale, viene moltiplicato per un coefficiente di trasformazione sulla base dell'età di pensionamento, per calcolare l'importo della pensione lorda annuale del lavoratore. Per avere un’indicazione dell'importo mensile della pensione è sufficiente dividere per 13 la pensione lorda annuale.
Il versamento dei contributi –Detto montante viene introdotto in Italia con la Legge 335/1995 (Riforma Dini). Infatti, a partire dal 1996, dalla retribuzione dei lavoratori viene accantonato un importo di contribuzione sulla base di un'aliquota di computo variabile a seconda della tipologia dei lavoratori. Ad esempio, l'aliquota di computo dei lavoratori dipendenti è pari al 33%, ciò vuole dire che ogni mese viene accantonato circa 1/3 della retribuzione imponibile. Si precisa, tra l’altro, che i contributi versati nella fase di accumulo sono contributi figurativi, in altri termini non costituiscono alla formazione di un capitale di proprietà del lavoratore, bensì sono soltanto un dato contabile per calcolare l'assegno pensionistico.
Rivalutazione del montante contributivo – Al riguardo, occorre specificare che il montante individuale contributivo viene rivalutato al 31 dicembre di ogni anno su base composta, a un tasso di capitalizzazione pari alla variazione media quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) nomale calcolata dall'ISTAT, cioè in base alla crescita della ricchezza nazionale. Dalla rivalutazione viene esclusa la contribuzione dello stesso anno solare. Infatti, nei cinque anni precedenti il 2011, la rivalutazione del montante contributivo è pari allo 0,016165, pertanto per il 31 dicembre 2010, il coefficiente di rivalutazione è pari all’1,016165.Infine, l’INPS precisa che al montante così determinato deve essere aggiunta la contribuzione relativa all’anno 2011 e quella versata nel 2012, anteriore alla decorrenza della pensione.