Al lavoratore dimissionario la Naspi spetta, al termine di un successivo contratto a termine, solo in presenza di una contribuzione successivamente versata per almeno 13 settimane prima di poter richiedere l’indennità di disoccupazione per maturare il diritto. Il requisito contributivo ordinario quindi deve collocarsi all’interno del periodo intercorrente tra i due eventi (dimissioni e licenziamento) e non nel quadriennio precedente l’inizio della disoccupazione involontaria. Esaminiamo le novità alla luce delle ultime indicazioni fornite dall’INPS.
Indice argomenti
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Premessa
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Requisiti per la spettanza
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Contribuzione minima
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Dimissioni per cui spetta la Naspi
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Naspi per lavoratori in malattia
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Riferimenti normativi
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L’esperto risponde…
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Naspi. Applicazione nuove regole (PDF) (234 kB)
Naspi. Applicazione nuove regole
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