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Premessa –L’INPS compie un importante passo verso la trasparenza. Infatti, l’Istituto previdenziale rende disponibile sul proprio sito (www.inps.it), la nuova sezione informativa dedicata agli “Open Data”, cioè dati liberamenti accessibili ai fini del “riutilizzo” da parte di soggetti esterni quali cittadini, aziende, enti, istituzioni, ecc. Continua, dunque, l’impegno dell’Istituto previdenziale verso una sempre maggiore trasparenza e qualità delle proprie attività istituzionali, nell’intento di rendere sempre più agevole l’utilizzo deiservizi erogati e con l’obiettivo di essere sempre più vicino ai suoi utenti e ai cittadini ingenerale.Lo rende noto l’INPS con un comunicato stampa diffuso il 16 marzo 2012.
Il progetto Open Data –Per Open Data si intende tutti quei dati prodotti e gestiti da un ente pubblico, resi liberamente accessibili a cittadini, operatori pubblici e privati. Tale progetto s’inserisce nel processo d’innovazione tecnologica che l’INPS ha intrapreso da diversi anni e che vedrà la completa telematizzazione dei servizi entro il 2012.
A cosa servono? – Essi servono principalmente per:
- garantire il livello di trasparenza auspicato dall'Open Government, favorendo quindi la partecipazione attiva da parte dei cittadini;
- supportare organizzazioni pubbliche e private nell'utilizzo produttivo (prodotti e servizi informatici) dei dati forniti, generando nuove fonti di occupazione e garantendo/promuovendo una maggior diffusione delle informazioni stesse;
- agevolare la condivisione di dati di pubblico interesse tra gli enti locali e nazionali, favorendo anche un proficuo confronto tra le parti.
Come si usano? –Per utilizzare gli Open Data basta accedere sull’home page dell’INPS, attraverso il pulsante posto sulla barra comandi nella parte superiore della pagina. La sezione si divide in due sottosezioni: la prima, denominata “Informazioni”, spiega cosa sono, a cosaservono e come si usano gli Open Data, mentre la seconda, denominata “Open DataInps”, costituisce il data base vero e proprio, i cui contenuti vanno dalle aliquotecontributive ai requisiti pensionistici, dai dati relativi alle prestazioni a sostegno delreddito agli osservatori sulle varie tipologie di lavoratori. Per facilitare la reperibilità dei dati interessati, è possibile filtrare i risultati delle ricerche prodotte, attraverso la selezione progressiva della categorie di riferimento dei diversi dataset.Per concludere, al fine di garantire elevati livelli di condivisione e trasparenza, l’INPS invita i vari utenti di lasciare il proprio feedback dopo l’utilizzo del servizio in questione.