20 settembre 2011

P.A.: via a previdenza complementare per dipendenti pubblici

Il “Fondo Sirio” interessa 350 mila persone

Autore: Redazione Fiscal Focus

Fondo Sirio - Con l'istituzione del ''Fondo Sirio'', prende il via la previdenza complementare anche per i lavoratori pubblici di Ministeri, Cnel, Presidenza del Consiglio dei ministri ed Enac completando il quadro dei settori pubblici. La firma del rogito notarile e la nomina del Cda del Fondo completano infatti il percorso sostenuto dai sindacati di categoria per costruire un sistema pensionistico articolato, in grado di garantire ai lavoratori pubblici un reddito adeguato anche dopo l'uscita dal mercato del lavoro.

Bacino di 350 mila utenti - Sirio, il terzo Fondo di previdenza complementare dei dipendenti della Pubblica Amministrazione può contare su un potenziale bacino di circa 350 mila utenti. Interessa i dipendenti dei Ministeri, del parastato, della Presidenza del consiglio, del Cnel, dell’Enac ed al Fondo potranno aderire università e ricerca, l’agenzia del demanio, le Agenzie fiscali, il Coni e le federazioni sportive.
L’atto costitutivo è stato firmato il 14 settembre 2011 dall’ Aran e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali interessate.

Sirio, secondo pilastro della previdenza - Il Fondo Sirio fa seguito ad Espero, per i dipendenti della scuola - circa 1milione di potenziali utenti - ed al Fondo Perseo, per i dipendenti delle regioni ed autonomie locali e sanità - circa 1milione e 200mila addetti.
Si tratta di uno strumento che - come gli altri - implementa il secondo pilastro della previdenza, quella complementare di fonte negoziale, parallela al sistema generale obbligatorio in tutti i comparti e le aree della Pubblica amministrazione. Il Fondo si basa su un sistema di finanziamento a contribuzione definita e a capitalizzazione individuale.

Pareri di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa - Per i segretari generali Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp) e Benedetto Attili (Uil-Pa) si tratta di una grande opportunità che riguarda oltre 350 mila potenziali iscritti al Fondo. Un risultato, rimarcano, ''che viene incontro alle richieste dei lavoratori giustamente preoccupati del loro futuro previdenziale. Tanto più alle soglie dell'andata a regime del sistema contributivo che determinerà una netta riduzione dell'importo della pensione 'obbligatoria' erogata anche per i lavoratori pubblici''.
Inoltre, Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa sottolineano che, ''la previdenza complementare è fondamentale sia per garantire un reddito pensionistico aggiuntivo, sia per annullare gli effetti della riduzione dell'importo della pensione. Oltre ad un rendimento presumibilmente superiore a quello previsto per legge per il Tfr, chi deciderà di aderire al Fondo potrà infatti beneficiare di un versamento contributivo mensile da parte del datore di lavoro, della deduzione Irpef dei contributi versati, della possibilità di richiedere per specifiche esigenze l'anticipo su quanto maturato''.

Impegno delle istituzioni interessate - Si è conclusa così una lunga vicenda cominciata con l’accordo istitutivo del Fondo del 1° ottobre 2007 e che ha richiesto una ragguardevole opera di completamento della strumentazione normativa, necessaria per adeguare l’impianto giuridico preesistente. Ciò è stato realizzato anche grazie al congiunto impegno delle varie istituzioni interessate: funzione pubblica, lavoro, economia e finanze, comitati di settore.
L’Aran, che ha curato tutte le fasi propedeutiche alla costituzione, anche in raccordo con le organizzazioni sindacali del settore, esprime viva soddisfazione per il risultato acquisito, frutto pure di una costante collaborazione con INPDAP e COVIP (Commissione di vigilanza sui fondi).
Con la firma dell’atto costitutivo si può dire che tutti i dipendenti contrattualizzati della Pubblica amministrazione, circa 2milioni e 800mila di lavoratori potranno beneficiare del sistema della previdenza complementare.

 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy