24 novembre 2014

Piccola mobilità. Recupero degli incentivi in stand-by

Sospese fino alla seconda metà di gennaio 2015 le note di rettifica recanti gli addebiti contributivi

Autore: Redazione Fiscal Focus
Premessa – Sospese le iniziative volte al recupero dei benefici fruiti dai datori di lavoro che hanno assunto lavoratori collocati nelle liste della c.d. "piccola mobilità", limitatamente alle assunzioni, proroghe e/o trasformazioni effettuate entro il 31/12/2012. Di conseguenza, la nuova data di spedizione delle note di rettifica, recanti gli addebiti contributivi corrispondenti, che doveva avvenire in questa settimana (terza decade di novembre 2014), è fissata per la seconda metà di gennaio 2015. A renderlo noto è l’INPS con il messaggio n. 8889/2014.

Piccola mobilità - In particolare, stiamo parlando dei lavoratori licenziati dalle aziende – che occupano fino a 15 dipendente – e di quei datori di lavoro che, nel riassumere il lavoratore licenziato, pensavano di poter fruire dell’incentivo per l’anno 2013. Per tali soggetti, però, non è stata riconosciuta – per l’anno 2013 – la possibilità d'iscrizione nelle liste di mobilità dei lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo. Nel dettaglio, l’INPS (messaggio n. 150/2013) affermava che: non è possibile riconoscere le agevolazioni per le assunzioni, effettuate nel 2013, di lavoratori licenziati prima del 2013; non è possibile riconoscere le agevolazioni per le proroghe e le trasformazioni a tempo indeterminato, effettuate nel 2013, di rapporti agevolati instaurati prima del 2013; in via cautelare deve ritenersi anticipata al 31.12.2012 la scadenza dei benefici connessi a rapporti agevolati, instaurati prima del 2013 con lavoratori iscritti nelle liste di mobilità a seguito di licenziamento individuale. Differente è il discorso per le assunzioni, le proroghe e le trasformazioni effettuate nel 2013. In tal caso, infatti, i lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo potranno fruire il bonus di 190 euro previsto dal decreto direttoriale del Ministero del Lavoro 264/2013 del 19 aprile 2013, come modificato dal decreto direttoriale 390/2013 del 3 giugno 2013.

Primo stop – Ciò detto, per venire incontro a quelle aziende che hanno assunto i lavoratori licenziati per GMO, i quali si trovano ora senza agevolazioni a causa della mancata proroga degli incentivi in commento, il Governo aveva avviato il 31 luglio scorso una risoluzione parlamentare, al fine di reperire le fonti di finanziamento per far fronte alla mancata proroga delle disposizioni concernenti l’iscrizione nelle liste di mobilità. Ciò ha causato il blocco momentaneo delle iniziative di recupero degli addebiti contributivi, rinviando la spedizione delle note di rettifica alla terza decade di novembre 2014.

Secondo stop – Ora, con il messaggio in commento arriva il secondo stop da parte dell’INPS. Infatti, in attesa che si definisca l’iter avviato dalla risoluzione parlamentare del 31/7/2014, che impegna il Governo a reperire le fonti di finanziamento per gli incentivi connessi alla mancata proroga delle disposizioni concernenti l’iscrizione nelle liste di mobilità, sono state sospese le iniziative volte al recupero dei benefici fruiti dai datori di lavoro relativamente ai lavoratori assunti dalle liste della cosiddetta "piccola mobilità", limitatamente alle assunzioni, proroghe e/o trasformazioni effettuate entro il 31/12/2012. Di conseguenza, è stata modificata la data di spedizione delle note di rettifica, recanti gli addebiti contributivi corrispondenti, fissandola per la seconda metà di gennaio 2015. A decorrere da questo periodo, fa sapere l’INPS; verranno riavviate le operazioni di recupero dei benefici, sempreché non siano nel frattempo intervenuti provvedimenti che ne consentano il riconoscimento in favore dei datori di lavoro interessati.
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