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Premessa- L’Istituto Previdenziale, con il comunicato stampa del 5 luglio 2011, rende noto che, la Cassa integrazione, sia rispetto al mese precedente e sia rispetto all’anno scorso, è in netta diminuzione nel mese di giugno 2011. Questo è un sintomo di “buona salute” delle attività riproduttive nazionali e ciò lo si può rilevare dalla ripresa, da parte delle aziende, del pagamento dei contributi ai lavoratori.
Le percentuali- Tutte le categorie risultano in netta flessione. Nel dettaglio in giugno sono state autorizzate 18,7 milioni di ore di cassa integrazione ordinaria (CIGO), 33,7 milioni di cassa integrazione straordinaria (CIGS) e 30 milioni di cassa integrazione in deroga (CIGD). Rispettivamente il calo congiunturale, rispetto al mese di maggio 2011, è stato del:
• 5,9% per la CIGO;
• 34,7 per la CIGS;
• 5,4% per la CIGD.
Anche la diminuzione tendenziale, rispetto al mese di giugno 2010, riguarda tutte le tipologie di cassa:
• - 31,4% per la cassa integrazione ordinaria;
• - 6,1% per la cassa integrazione straordinaria;
• - 24,9% per la cassa integrazione in deroga.
La flessione nelle richieste di CIG trova conferma anche nel periodo intercorrente tra gennaio/giugno 2011; infatti, nel primo semestre del corrente anno, le domande di CIG si sono fermate a 511,1 milioni, registrando un calo del 19,3% rispetto ai primi sei mesi del 2010.
Nel medesimo periodo la CIGO è calata del 44,3%; le richieste di CIGS invece sono scese del 9,4% e quelle di CIGD sono diminuite del 2,8%.
Rilevazione territoriale – L’Inps ha reso noto anche la“mappatura” delle richieste di CIG a livello territoriale. Infatti ha rilevato che nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno, si sono segnalati i più decisivi segni di calo delle richieste di CIG, rispettivamente -25% e -22,3% rispetto a maggio 2011.
Per quanto riguarda i settori produttivi, il segnale più forte di rientro delle domande di CIG è arrivato dall’industria, che segnala un -21,6% rispetto a maggio 2011.
I dati delle domande di disoccupazione e mobilità sono come sempre relativi al mese precedente a quello dell’ultima rilevazione di CIG. Nei primi cinque mesi dell’anno, le domande di disoccupazione sono calate del 3,8%, con un lieve rimbalzo nel mese di maggio: +2,1%.
Sono diminuite invece dell’11,9% le richieste di mobilità, del periodo in esame, scese del 32,8% anche nel mese di maggio.
Preso atto di questa “brusca frenata” delle richieste di Cassa integrazione, il presidente dell’Inps si è pronunciato positivamente sulla situazione attuale, precisando però che “Solo il monitoraggio successivo potrà dirci se si tratta di un segnale continuo”.