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Premessa - Le imprese del settore chimico che risultano in crisi o in fase di “start-up”, possono posticipare con accordo aziendale le decorrenze delle singole tranches di aumento contrattuale fino a un massimo di sei mesi. È questa una delle novità che arriva a seguito dell’ipotesi di accordo siglato lo scorso 22 settembre per il rinnovo del C.C.N.L. del comparto chimico, che contiene soluzioni innovative nel segno della competitività e dell’occupazione. Sono circa 3.000 imprese e poco meno di 200.000 dipendenti a essere interessati dal rinnovo che comprende, oltre agli addetti all'industria chimica e chimico-farmaceutica, anche i comparti delle fibre chimiche e degli abrasivi, dei lubrificante del Gpl.
L’intesa - L’ipotesi di accordo è stata raggiunta in tempi eccezionalmente brevi, precisamente con un anticipo di oltre 3 mesi rispetto alla scadenza del C.C.N.L. attualmente in vigore (31 dicembre 2012). Essa avrà una validità triennale (2013-2015) e verrà sottoposta all’approvazione delle assemblee dei lavoratori entro il prossimo 31 ottobre.
Le innovazioni – Il testo contrattuale, da completare in sede di stesura definitiva, contiene numerose soluzioni innovative tra cui: la possibilità offerta alle imprese in crisi o in fase di “start-up”, di posticipare con accordo aziendale le decorrenze delle singole tranches di aumento contrattuale fino a un massimo di sei mesi; il reciproco interesse manifestato dalle parti a valorizzare la qualità delle risorse umane, espressa dai fattori di esperienza, polivalenza e polifunzionalità, da cui derivano flessibilità della prestazione e dell’organizzazione del lavoro, quindi maggiore produttività; la possibilità di ricorrere al progetto “Ponte” che intende realizzare un patto di solidarietà generazionale con l’obiettivo di favorire l’occupazione giovanile. In pratica, le aziende si rendono disponibili ad investire su nuove assunzioni di giovani in cambio della disponibilità di lavoratori anziani in forza, prossimi alla pensione, a trasformare il proprio contratto da tempo pieno a tempo parziale.
Retribuzione media mensile – É stato previsto, inoltre, l’aumento della retribuzione tabellare media mensile, che risulta così distribuito, nell’arco della vigenza contrattuale, per il livello baricentrico D1: 1° dicembre 2012 (10 euro); 1° gennaio 2013 (33 euro); 1° gennaio 2014 (43 euro); 1° gennaio 2015 (47 euro); 1° ottobre 2015 (14 euro).
Aspetti non trattati – Tuttavia, non sono state affrontate alcune questioni che verranno definite in una fase successiva, come: l’adeguamento della disciplina contrattuale dell’apprendistato; l’aggiornamento della formulazione contrattuale in tema di certificazione medica telematica; la ricognizione delle modifiche legislative e dei rinvii alla contrattazione collettiva operati dalla riforma del mercato del lavoro (L. 92/2012) e dal collegato lavoro (L. 183/2010); l’integrazione delle linee guida in materia di gestione della sicurezza e salute ambientale; l’aggiornamento delle previsioni contrattuali sui criteri di gestione degli appalti; la realizzazione delle linee guida sulla costituzione dei fondi bilaterali aziendali.